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mercoledì 30 settembre 2015

Pixel C, e anche Google ammette che il touch non è tutto

Anche Google ha presentato il suo tablet dedicato alla produttività: dopo anni, nonostante tutto e ovviamente in modo silenzioso, arriva il riconoscimento dell'idea Microsoft: servono PC più compatti, non cellulari più grossi.

Google ha presentato Pixel C, un tablet ibrido basato su Android. Si tratta di un dispositivo esplicitamente pensato per la produttività e durante l'evento di lancio Google ha esplicitamente affermato che il touch, da solo, non è la soluzione migliore.



Usando le parole di Andrew Boser di Google:

“I tablet sono grandiosi per i giochi, per leggere o guardare un film, ma devono anche essere utilizzabili come un PC portatile per scrivere un documento o rispondere a una lunga email”.

Dopo l'Apple iPad Pro, dove (in modo molto più storico) la casa di Cupertino ha introdotto l'accoppiata "penna e tocco" ma anche "iPad e tastiera fisica" evidenziando come lo schermo, da solo, non basta, anche Google ripensa quindi i suoi tablet, avvicinandoli ancora una volta ai PC - ma come Apple, anche Google ancora una volta sceglie di non utilizzare un sistema operativo per PC.



Francamente dubito che macchine come il Pixel C, sul lungo periodo, possano aver successo (anche per via del prezzo, che parte da 499 dollari). Ancora una volta, infatti, siamo davanti a dispositivi pensati per affiancare un PC senza sostituirlo se non in mobilità.

Davanti alle molte macchine Atom e Core M, che sono facilmente acquistabili a meno di 300 euro, questi dispositivi hanno solo un vantaggio: il parco applicazioni. Se Microsoft riuscirà a colmare l'enorme distanza tra il Windows Store e i negozi virtuali di Google ed Apple, nel giro di una decina d'anni Android potrebbe anche finire nel dimenticatoio in favore di Windows e Chrome OS (iOS invece non sparirà, lì entra in gioco la religione, e non bastano più applicazioni e migliori funzionalità per intaccare la Vera Fede).

Chi vivrà vedrà: dopotutto quando è in campo Microsoft, è in campo un campione di occasioni perse e quando il caos entra in gioco ci si può attendere di tutto.

Articolo di Tablet PC Italia

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mercoledì 9 settembre 2015

Apple Pencil, ovvero come Apple arriva in ritardo di 13 anni e arriva prima

Apple ha finalmente fatto amicizia con la penna - lanciando una soluzione decisamente ben fatta, capace di imporsi per funzionalità sopra quanto offerto dai Tablet PC, che dopo oltre un decennio passato a dormire sugli allori si ritrovano a dover inseguire.

Oggi Apple ha presentato l'Apple iPad Pro e soprattutto la Apple Pencil per iPad Pro. Negli ultimi mesi (anni?) si era molto vociferato di una penna Apple, ma questa è la prima volta che l'azienda della Mela Morsicata porta alla luce qualcosa di reale.



Senza andare nel dettaglio dell'Apple iPad Pro, che resta un dispositivo basato su un sistema operativo da telefono e un dispositivo ben diverso da un Personal Computer (anche se sempre più lanciato verso la produttività, l'iPad resta un dispositivo che la stessa Apple vuole a metà strada tra PC e smartphone, senza però voler sostituire questi dispositivi) va però detto che con l'Apple Pencil la società fondata da Steve Jobs (che un prodotto come l'iPad Pro probabilmente disapproverebbe) ha dovuto ammettere che il tocco non è tutto e che la soluzione migliore è l'unione di tocco e penna, perché con il solo tocco non si può fare tutto, così come non si può fare tutto con la sola penna.

Si potrebbe pensare che Apple sia stata in qualche modo sconfitta, e che sia dovuta andare a copiare Microsoft e la sua idea dei Tablet PC. Molti siti che leggo in queste ore seguenti all'evento Apple parlano di Apple che si è dovuta mettere a inseguire Microsoft e i Surface. La verità, però, è diversa: Apple forse si è messa un manto di umiltà e ha dovuto accettare il che il tocco non è tutto; oggi però Apple non ha mostrato qualcosa che scimmiotta Microsoft, ma ha dimostrato, perlomeno per quanto riguarda le funzionalità di inchiostro digitale, di aver superato Microsoft.

A livello tecnologico, i digitalizzatori Wacom EMR, Wacom Active ES, N-Trig, Atmel o Synaptics montati sui Tablet PC più recenti non offrono nulla di più rispetto a tredici anni fa, quando Microsoft ha lanciato Windows XP Tablet PC Edition. E a ben guardare a livello di funzionalità di inchiostro digitale il più recente sistema operativo di Redmond, Windows 10, non offre nulla di più rispetto a Windows XP Tablet PC Edition - ed anzi offre un frammento di quanto offerto da Windows 7 (non è un caso se Lenovo sta sviluppando WRITEit, che di fatto restituisce a Windows 10 la possibilità di usare la penna come dispositivo di input, possibilità ridotta da Microsoft con la scomparsa del Tablet Input Panel, o TIP). Non solo nell'ultimo decennio Microsoft si è seduta sugli allori dal punto di vista dell'inchiostro digitale, ma anzi ha abbassato gli standard e le richieste per permettere ai produttori di inserire tecnologie inferiori nei dispositivi.

Con la Apple Pencil la casa di Cupertino ha invece portato qualcosa di diverso e superiore. I video mostrati durante l'evento di oggi mostrano una interazione tra penna e tocco che Microsoft negli ultimi anni ha mostrato più volte attraverso Microsoft Research, ma che si è sempre ben guardata dal rendere reale. In Windows 10 la penna è più che altro un sostituto del mouse, che in alcune applicazioni può essere usata per scrivere - ma il sistema operativo stesso blocca la possibilità di usare penna e dita contemporaneamente, cosa invece permessa in Windows 7 (a onor del vero dai soli dispositivi N-Trig, grazie ai loro driver avanzati). Nell'Apple iPad Pro la penna è una compagna delle dita, qualcosa che abilita funzionalità e non si alterna ad esse.

La penna, poi, è qualcosa di diverso. La base tecnologica è quella offerta da N-Trig, Synaptics, Atmel e Wacom Active ES, ovvero una penna alimentata a batteria che invia un segnale radio allo schermo - ma le funzionalità sono superiori, con la capacità di riconoscere anche l'inclinazione della punta, funzionalità che nei Tablet PC viene offerta solo dalle costosissime Wacom Cintiq Companion. Questa superiorità funzionale è qualcosa di grandioso, perché finalmente porta concorrenza nel mondo delle penne - molto probabilmente tra un anno potremmo finalmente vedere nuove generazioni di digitalizzatori, con penne ricaricabili, sensibilità aumentata e nuove funzioni.

La cosa però dove Apple ha vinto in modo completo però è, come sempre, il lato pubblicitario. A meno di mezz'ora dall'evento di presentazione dell'iPad Pro, Apple è riuscita a parlare della penna più di quanto non abbia mai fatto Microsoft in un decennio. La pagina dedicata alla Apple Pencil (vedi) è ricca di immagini, descrizioni, video e informazioni che mostrano cos'è la penna e come si usa. Il confronto tra la pagina Apple e la pagina Microsoft dedicata alla Surface Pen (vedi), pagina che si integra con una seconda pagina di istruzioni non collegata alla prima (vedi) è semplicemente imbarazzante: dal sito Apple si esce informati, dal sito Microsoft forse interessati, ma di certo non consapevoli delle funzioni di inchiostro.

Migliore tecnologia, migliore comunicazione. Certo, la base resta quella di un grosso telefono che non telefona: se Apple si decidesse a fare un MacBook convertibile le cose sarebbero diverse e Microsoft potrebbe concentrarsi sul solo Office. Ma anche così, anche dopo essere saltata sulla scena in ritardo di quindici anni, Apple è riuscita a portare qualcosa di diverso e sotto molti punti di vista superiore. E Microsoft deve inseguire.

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martedì 14 maggio 2013

Ekoore Python S3, Tablet PC ibrido con Windows, Linux e Android

L'italiana Ekoore lancia il suo primo Tablet PC ibrido: dotato di processore Celeron e tastiera agganciabile, supporta Windows 8, Linux ed Android - ma manca la penna.

Ekoore lancia il nuovo Tablet PC Python S3: dotato di processore Intel Celeron 847, schermo da 11,6 pollici HD (1366x768 pixel) e tastiera agganciabile che include una seconda batteria il nuovo Tablet PC della casa italiana si dimostra particolarmente completo ma purtroppo, come normale per Ekoore, si tratta di un dispositivo dotato del solo digitalizzatore capacitivo e quindi privo del supporto alla penna e alle funzionalità avanzate di inchiostro digitale.



Caratteristica unica di questo Tablet PC è il supporto a ben tre diversi sistemi operativi: il sistema operativo principe è Linux Ubuntu ma questo può essere affiancato o sostituito da Windows 8 o Android 4.2 x86. La personalizzazione non si ferma però al solo sistema operativo: l'acquirente può infatti modificare disco (32, 64 o 128 GB), RAM (2, 4, 8 GB) e connettività (WiFi o 3G).



Unica nota negativa, oltre alla mancanza di un vero digitalizzatore, è il prezzo: il modello base, con Ubuntu, 2 GB di RAM e disco SSD da 32 GB, parte da 599 euro IVA inclusa e tastiera esclusa; aggiungendo un disco da 64 GB, 4 GB di RAM, Windows 8 e la tastiera si arriva a 931 euro mentre per la versione massima con Windows 8 Pro il prezzo arriva a 1214 euro - quanto un Fujitsu Stylistic Q702, che però offre molto di più.

Maggiori dettagli sono presenti sul sito ufficiale Ekoore.

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giovedì 2 maggio 2013

Surface distrugge tutti: in sei mesi Microsoft primo produttore di Tablet PC

Il Surface RT ed il Surface Pro hanno permesso a Microsoft di diventare il quinto produttore al mondo di tablet - ed il primo di Tablet PC.

Secondo i dati rilasciati da IDC, società americana specializzata in analisi di mercato, grazie all'ondata di dispositivi arrivata insieme a Windows 8 i Tablet PC con sistema operativo Microsoft hanno iniziato a farsi notare - e Microsoft è diventata in appena sei mesi il quinto produttore di tablet (considerando Tablet PC e Tablet Computer) ed il primo produttore di Tablet PC - sorpassando con un solo, rapido colpo Samsung, Asus, Fujitsu ed HP.



Le statistiche IDC evidenziano come nel primo trimestre dell'anno siano stati distribuiti in totale 49,2 milioni di tablet (facendo le somme tra Windows, iOS, Android e sistemi operativi minori). Si tratta di un aumento estremamente considerevole rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso quando erano stati spediti ai rivenditori "solo" 20,3 milioni di tablet, ovvero il 142 percento in meno.



Di questi quarantanove milioni di dispositivi, i Tablet PC con Windows 7, Windows 8 o Windows RT sono 1,8 milioni - duecentomila di questi sono dispositivi con Windows RT e novecentomila, ovvero la metà, sono dispositivi Microsoft Surface RT o Surface Pro.

Numeri interessanti ma che vanno comunque presi con le pinze per due ragioni: in primo luogo si parla di dispositivi spediti ai distributori e ai negozi e non di dispositivi acquistati. In secondo luogo queste statistiche in molti casi non tengono conto di molti dispositivi convertibili professionali che i produttori inseriscono (non erroneamente) nella famiglia dei notebook e che quindi spesso non sono correttamente "tracciati" da queste analisi.

Un dato che invece fa impressione è il numero estremamente ridotto di dispositivi Windows RT: appena 200.000 in tre mesi sono veramente pochi nonostante questo sistema operativo sia decisamente notevole, come abbiamo evidenziato nella recensione del Dell XPS 10.

Da IDC.

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venerdì 1 febbraio 2013

MusicReader presto in versione Metro, suonare senza fogli è sempre più semplice!

Music Reader, la celebre applicazione per Tablet PC che permette ai musicisti di usare spartiti elettronici - ma anche di annotarli - si prepara a sbarcare su Windows RT ed Android; le versioni Beta sono già in sviluppo.

I musicisti di tutto il mondo si preparino ad essere ancora più informatizzati: MusicReader, una delle principali applicazioni per la lettura di spartiti elettronici che, da molti anni, ha anche una attenzione particolare ai Tablet PC supportando l'inchiostro digitale, sta per arrivare su Windows RT (e quindi sull'interfaccia "Metro" di Windows 8) ma anche su Android.



Lo sviluppo delle applicazioni è già iniziato e quindi presto i possessori di dispositivi Windows RT ed Android potranno usare i loro dispositivi come accompagnamento - le due nuove versioni si affiancano alle già esistenti versioni per PC, Mac e dispositivi iOS.

Da MusicReader, dove è possibile trovare informazioni dettagliate su questa applicazione e scaricare demo gratuite.

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mercoledì 23 gennaio 2013

Wacom Bamboo Stylus Feel CS-300: recensione completa

Con l'introduzione della Wacom Bamboo Stylus Feel la nipponica Wacom, protagonista del mercato Tablet PC grazie ai suoi digitalizzatori attivi, prova ad offrire, con successo, una esperienza di scrittura migliore ai possessori di Tablet PC e Tablet Computer.



INTRODUZIONE

Wacom, il principale produttore di digitalizzatori per Tablet PC noto in modo particolare per le tavolette grafiche professionali usate a livello globale da artisti e disegnatori di ogni tipo, lancia sul mercato una penna pensata per offrire ai possessori di Tablet PC e Tablet Computer una migliore esperienza di scrittura. Non si tratta della prima volta che l'azienda nipponica presenta al pubblico una penna simile - fino al 2007 era infatti commercializzata in collaborazione con Cross, produttore americano di penne ed accessori per la scrittura nato nel 1846, la "Penabled Executive Tablet PC Pen". Disponibile in due versioni (con e senza cappuccio protettivo) la Cross Executive Pen, che si può ritrovare facendo archeologia tablettistica, offriva un pulsante laterale e la gomma posteriore, il tutto condito da una particolare punta capace di offrire una migliore esperienza di scrittura; unico svantaggio, l'impossibilità di inserire la penna all'interno dell'alloggiamento del dispositivo.

Cinque anni dopo, Wacom introduce sul mercato un dispositivo simile, questa volta con marchio proprio: è la Wacom Bamboo Stylus Feel CS-300 che viene qui recensita.



Per prima cosa va detto che il marchio Bamboo è ingannatore - non si tratta, infatti, di una penna per tavolette Wacom Bamboo, ma di una penna compatibile con la tecnologia Wacom Penabled e quindi con la tecnologia Wacom Feel, introdotta nel 2010, che permette ai produttori di costruire dispositivi dotati di digitalizzatore attivo Wacom Penabled e digitalizzatore passivo capacitivo usando un unico controller. La denominazione "Bamboo" è quindi una semplice ripresa del marchio usato per la Wacom Bamboo Stylus CS-100, penna per schermi capacitivi introdotta sul mercato due anni fa (vedi su Amazon.it)- e anche in questo caso non risultava chiaro perché affiancare il marchio Bamboo, da sempre associato a tavolette che usano tecnologia elettromagnetica attiva, ad un prodotto per digitalizzatori capacitivi.



Qualunque sia il nome e la sua origine, la Wacom Bamboo Stylus Feel è compatibile con i Tablet PC "veri" - e questo alla fine è quello che conta. La penna funziona con la maggior parte dei Tablet PC prodotti dal 2002 ad oggi: HP tc1100 e HP serie 2700, la maggior parte dei Fujitsu Lifebook serie T e dei Fujitsu Stylistic, gli IBM-Lenovo ThinkPad serie X Tablet, molti Panasonic Toughbook, i vecchi Acer Travelmate, gli Asus R1 ed i più recenti Asus Eee Slate, i Samsung Slate PC e molti altri dispositivi - se il Tablet PC ha digitalizzatore Wacom Penabled, questa penna è compatibile. Risulta, inoltre, compatibile anche con i Tablet Computer e smartphone che usano la tecnologia Wacom: si tratta principalmente dei Samsung Galaxy Note.

Per queste decine e decine di modelli vecchi e nuovi la penna offre, di fatto, una sola cosa: una sensazione di scrittura favolosa. Purtroppo, però, offre solo questo.

ESTETICA E STRUTTURA

La Wacom Bamboo Stylus Feel CS-300 è una penna particolare, pensata per offrire all'utente la sensazione di tenere in mano una penna vera. Dimensioni, peso, materiali ed estetica sono quindi quelli di una normale penna biro di alta qualità e una persona normale che trovasse la penna abbandonata su una scrivania potrebbe senza problemi tentare di usarla per scrivere su un foglio.



Lunga 13 centimetri e dotata di un diametro di 9,5 mm - considerevole se confrontato alle normali penne Wacom integrate nei Tablet PC - la Wacom Bamboo Stylus Feel è una penna che si tiene in mano con piacere, riuscendo a ricordare, come sensazione in mano, la penna dell'HP-Compaq tc1100, di cui è simile per diametro. L'assemblaggio è assolutamente perfetto ed i componenti sono abbinati senza il minimo spazio o difetto; la solidità e la perfezione stetica sono senza dubbio elementi caratterizzanti di questa penna anche se la solidità si affianca ad una sensazione di leggerezza troppo estrema dovuta alla lega di alluminio utilizzata per la costruzione - la penna pesa appena 18 grammi e qualche grammo in più avrebbe forse donato una sensazione migliore.

In termini generali le linee appaiono molto spartane e rigide, con angoli forti e improvvisi; anche la colorazione è molto seria in quanto il nero opaco è affiancato a finiture più chiare che, come colore, ricordano il titanio; il pulsante laterale, in plastica, è a filo con il corpo della penna, risultando di difficile localizzazione per le dita se non si guarda la penna. Nessun logo Wacom è presente, mentre compare il logo BAMBOO e, sulla parte posteriore, le incisioni relative alla nazione di produzione - la Cina.



Il tappo protegge la punta ma anche il pulsante laterale, fissandosi in posizione sulla punta o sulla coda della penna mediante un blocco fisico che impedisce lo sgancio accidentale; la presenza del tappo non sbilancia in alcun modo la penna.

Se la penna qui recensita è la versione "Black", va segnalata la presenza di una seconda versione "White" strutturalmente e funzionalmente identica ma dotata di colorazione bianca; è anche disponibile una più elegante versione "Carbon" prodotta in fibra di carbonio e dotata di una finitura con una leggera trama a quadretti simile al tessuto.

FUNZIONALITÀ

Senza alcun dubbio la Wacom Bamboo Stylus Feel è una penna prodotta con cura utilizzando materiali superiori alla media. Da un punto di vista funzionale, però, si presenta come una penna decisamente mediocre e inferiore alla media.

Per prima cosa la penna è dotata di un solo pulsante laterale, che viene quindi destinato alla funzionalità "tasto destro"; il pulsante è inoltre privo di sporgenze e nel momento in cui si tiene in mano la penna è difficile localizzare la sua posizione; in aiuto arriva però il tappo che, essendo dotato di clip di aggancio, può essere orientato ed utilizzato per meglio localizzare la posizione del tasto.



La presenza di un solo tasto non sarebbe un problema se non fosse per la mancanza della gomma posteriore - e questa mancanza è l'enorme, orrendo difetto di questa Wacom Bamboo Stylus Feel. Se molte penne Wacom fornite con i Tablet PC permettono la scrittura con la punta e la cancellazione delle note e dei disegni con l'estremità opposta (in modo simile a quanto avviene con una normale matita dotata di gommino posteriore) la Bamboo Stylus Feel non consente in alcun modo di cancellare le note scritte - questo è particolarmente vero in Windows 8 dove la maggior parte dei programmi che supportano l'inchiostro digitale (Microsoft OneNote in versione Metro in primis) è mal progettato e non offre all'utente la possibilità di selezionare lo strumento "gomma" nel momento in cui questo non è inserito nella penna stessa.

In termini di sensibilità alla pressione, la penna sembra invece in grado di supportare pienamente i 1024 livelli di pressione offerti dai recenti Tablet PC come il Samsung ATIV Smart PC XE500.

LE DIVERSE PUNTE

Se le funzionalità sono limitate dall'assenza di gomma posteriore o di un secondo pulsante programmabile con questa funzione, queste mancanze potrebbero forse essere scusate dalla grandiosa ed esaltante sensazione di scrittura offerta dalla punta della penna.

La Wacom Bamboo Stylus Feel viene offerta con due tipologie di punta: la prima, già montata, è di colore nero; la seconda è di colore bianco ed è presente in un sacchettino insieme ad una seconda punta nera e all'anellino per la sostituzione.



La punta bianca di fatto non merita quasi mezione, in quanto fabbricata in normale plastica e dotata di una normalissima punta semisferica liscia - con questa penna l'utente può ottenere la stessa sensazione di scrittura offerta dalle normali penne presenti nelle confezioni dei Tablet PC.



La punta nera è, senza usare mezzi termini, spettacolare; a parere di chi scrive potrebbe valere, da sola, i quaranta euro che Wacom chiede per la penna. Se si dovesse fare un paragone si potrebbe dire che la punta normale sta alla punta nera come i digitalizzatori N-Trig della passata generazione stanno ai digitalizzatori Wacom - è un universo diverso e migliore.

La diversa sensazione di scrittura è dovuta alla natura bi-componente della punta, che nella parte che tocca lo schermo è prodotta in gomma morbida o comunque semirigida di colore grigio che, in scrittura, dona all'utente un feedback profondamente mutato e molto più naturale; la sensazione è quella di scrivere con una penna a sfera su un normale quaderno cartaceo.



Oltre alla più piacevole sensazione di scrittura, la punta nera dona una aumentata silenziosità alla penna, il che risulterà particolarmente gradito a chi - studenti e professionisti - è solito prendere appunti in ambienti silenziosi e riunioni dove il costante anche se leggero ticchettio della punta sullo schermo può risultare sgradito.

CONCLUSIONI

La penna Wacom Bamboo Stylus Feel è un accessorio capace di cambiare in meglio l'esperienza d'uso di un Tablet PC con digitalizzatore attivo Wacom - ma allo stesso tempo limita l'utente, in particolare se usa Windows 8.

La qualità di scrittura offerta dalla punta nera, da sola, varrebbe i soldi chiesti; alla punta, però, è collegata una penna che, pur essendo bella esteticamente e prodotta con cura e materiali di altissima qualità, è tremendamente povera di funzionalità. Che Wacom stessa produca una penna simile senza inserire due pulsanti laterali (ormai presenti su tutte le penne N-Trig per digitalizzatori di quarta generazione) o una gomma posteriore, lascia molto, molto perplessi.

Le punte, purtroppo, non risultano inseribili nelle penne fornite con gli HP EliteBook 2760p e (presumibilmente) con altri Tablet PC - questo in quanto lunghe solo 23 millimetri contro i 26 delle punte delle penne marchiate HP. Se si prova ad inserire la punta della Wacom Bamboo Stylus Feel nella penna del 2760p, questa sparisce all'interno della penna stessa; anche il diametro è leggermente inferiore, ma si parla di frazioni di millimetro.



Se la punte fossero di uguale lunghezza e diametro, sostituire le punte sarebbe semplice e veloce ed il Tablet PC potrebbe acquistare una migliore esperienza di scrittura mantenendo funzionalità come la gomma posteriore o la trasportabilità della penna all'interno del dispositivo stesso.

In conclusione, quindi, la Wacom Bamboo Stylus Feel è una penna controversa che unisce eccellenze a gravi mancanze di progettazione. Se già avete un Tablet PC privo di penna alloggiabile internamente e senza gomma posteriore (o un Samsung Galaxy Note - che al pari del Samsung ATIV Smart PC XE500 dispone di una delle peggiori penne Wacom mai prodotte) la Wacom Bamboo Stylus Feel dovrebbe essere, a parere di chi scrive, un acquisto obbligato: non avrete funzionalità in più ma una esperienza di scrittura decisamente superiore.

Se avete un Tablet PC dotato di una buona penna alloggiabile internamente al dispositivo, invece, l'acquisto della Wacom Bamboo Stylus Feel andrebbe valutato in base alle normali abitudini d'uso - l'esperienza di scrittura migliorerà, ma sarà affiancata dalla scomodità di doversi portare dietro la penna e dalla mancanza di funzionalità.

Si tratta, va detto, di una prima versione - se di prima versione si può parlare quando si parla di una azienda che opera da decenni come leader incontrastato del settore - e che quindi, presumibilmente, arriveranno presto anche versioni più complete. E se ciò non succedesse, si può solo sperare che Wacom inizi a commercializzare solo le punte, ma dotate della lunghezza giusta per essere inserite nelle normali penne per Tablet PC.

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Articolo di Tablet PC Italia (www.tabletpc.it).

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martedì 14 agosto 2012

I tablet possono fare male alla salute, ma solo senza penna

Se privi di penna, i Tablet PC e Tablet Computer possono creare gravi problemi alla salute: non è uno scherzo, ma quanto affermato dal presidente dell'Associazione Italiana Fisioterapisti.

La diffusione dei Tablet PC e Tablet Computer dotati di schermo sensibile al tocco può portare a gravi problemi di salute tra gli utenti più attivi: in particolare con l'abuso di questi dispositivi c'è il pericolo di infiammazioni ai tendini della mano. È quanto affermato ad Adnkronos Salute è Antonio Bortone, presidente dell'Associazione italiana fisioterapisti.

Oltre il 42% degli italiani utilizza Internet in vacanza ed in spiaggia, con una media di ben due ore di navigazione al giorno: tra le migliaia di dispositivi diversi utilizzati un posto d'onore è preso dai Tablet Computer e dai Tablet PC che, con le loro dimensioni ridotte, permettono al vacanziere di non godersi il riposo restando collegato anche sulla spiaggia od in baita. Questo, però, comporta rischi anche gravi: molto alto, infatti, è il rischio di finire vittima di epicondiliti (meglio conosciuto come "gomito del tennista"), di cervicalgie o tendiniti del polso (sindrome del tunnel carpale).



La ragione di questi rischi è semplice e non è tanto dovuta ai tablet stessi, quanto alla modalità d'uso mediante le sole dita - e la presenza di interfacce non ottimizzate. Secondo Bortone gli schermi sensibili al tocco dei nuovi dispositivi non mettono di per sé sotto stress funzionale solo i tendini della mano, ma a causare disagio sono i movimenti di grande precisione che servono per accedere ai menù digitali. Questi movimenti impongono una co-contrazione della componente muscolare distale e una stabilità dell'avambraccio; una sorta di "corto circuito" che porta ad una contrattura e ad uno stress funzionale del nervo mediano, quello che decorre lungo avambraccio, il problema precursore della sindrome del tunnel carpale.

In realtà il problema è facilmente risolvibile: basta una penna, e preferibilmente un digitalizzatore attivo. La penna, infatti, impone alla mano una posizione più naturale riducendo lo sforzo del polso - questo è anche più vero in presenza di digitalizzatore attivo, che permette al polso di essere ben appoggiato allo schermo.

Da Adnkronos. Articolo di Tablet PC Italia - Non vantarti del lavoro altrui, cita sempre la fonte della notizia.

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mercoledì 4 luglio 2012

Lo stato del mondo Tablet: una breve analisi della situazione

Qual è la situazione del "mondo tablet"? Che futuro hanno iPad, Android ed i Tablet PC con Windows 8? Cosa è successo negli ultimi due anni e cosa succederà ad ottobre?

INTRODUZIONE

Una delle principali novità in ambito tecnologico negli ultimi anni è stata la comparsa dei Tablet Computer nel mercato. Su spinta del lancio dell’Apple iPad, presentato da Steve Jobs il 27 gennaio 2010, la quasi totalità dei produttori di dispositivi elettronici ha immesso sul mercato uno o più dispositivi tablet, alimentando un mercato che può essere paragonato a quello dei Personal Computer. Utilizzando sistemi operativi e componentistica originariamente pensati per i telefoni multimediali, i Tablet Computer offrono all’utente un dispositivo mobile, semplice da utilizzare e relativamente economico che, pur avendo forti limitazioni, si dimostra particolarmente adatto per la navigazione internet, la visualizzazione di contenuti multimediali e l’uso "casuale". Ai Tablet Computer si contrappongono i Tablet PC, che a dieci anni dal loro lancio iniziale si mettono in evidenza come la grande scommessa del 2012, anche grazie alla discesa in campo del produttore di Windows con modelli a marchio Microsoft.

APPLE IPAD

Presentato come un dispositivo pensato per riempire quello spazio di mercato che si trova tra gli smartphone ed i PC portatili e poi diventato sempre più sinonimo di "anti-PC" o "post-PC", l’Apple iPad, nelle sue tre versioni, è il principale rappresentante della famiglia di dispositivi Tablet Computer.
L’Apple iPad originale, insieme all’Apple iPad 2, è stato venduto a livello globale in oltre 55 milioni di esemplari (1). La terza versione dell’iPad, lanciata il 16 marzo 2012 e caratterizzata da schermo Retina, è stata acquistata in un solo fine settimana da tre milioni di persone (2) ed ha contribuito a portare il numero di iPad venduti nei primi tre mesi del 2012 a 11,8 milioni (3).
Se si osservano tutti i dispositivi con sistema operativo iOS (iPhone, iPod Touch, iPad) si può osservare come siano stati venduti, dal 2007 ad oggi, oltre 200 milioni di dispositivi. La diffusione di questi dispositivi si può comprendere solo se si pensa che Apple ha venduto, nel solo 2011, più dispositivi iOS di quanti Mac nel corso della sua quasi trentennale storia (4); se si considerasse l’iPad come un Tablet PC anziché come un Tablet Computer la casa californiana sarebbe il primo produttore di Personal Computer al mondo (5). Come se non bastasse, le previsioni di vendita per il 2012 sono in aumento rispetto agli anni passati (6).

Il successo dell’Apple iPad è dovuto principalmente a due fattori. In primo luogo l’iPad è un dispositivo Apple e quindi inserito all’interno di un contesto di fidelizzazione del cliente particolarmente pregnante che, complice uno dei migliori apparati di marketing mai creati, spinge milioni di persone ad prenotare ed acquistare i dispositivi con la Mela Morsicata senza averli mai visti o provati. È poi presente un ecosistema unico, che vede ogni apparecchio inserito in un contesto dedicato: ogni dispositivo Apple è stato creato ed ottimizzato nella forma e nella componentistica per utilizzare un ben preciso sistema operativo; il sistema operativo stesso è creato ed ottimizzato per funzionare su un ben preciso hardware. Il risultato di questa ottimizzazione è una semplicità d’uso ed una esperienza utente superiore capace di creare nell’utilizzatore quello che nel mondo americano è stato definito “WOW effect”. L’ecosistema Apple offre all’utente, inoltre, un App Store dedicato a tutti i dispositivi iOS che rappresenta l’unico mezzo per acquistare applicazioni o contenuti. Ad aprile 2012 le applicazioni per iOS sono oltre 550.000 (7) e sono state scaricate oltre 25 miliardi di volte (8); il successo dell'App Store è anche dovuto alla sua economicità, in quanto moltissime applicazioni sono gratuite ed il prezzo medio delle App a pagamento è di appena 1,87 dollari americani (9).

IL MONDO ANDROID

Sotto la spinta dell’onda creata dall’iPad ha trovato successo anche il sistema operativo Android, inizialmente pensato per i dispositivi smartphone ma, dalla versione 4.0 “Ice Cream Sandwich” sviluppato in modo particolare per i dispositivi Tablet Computer.
Tra smartphone e Tablet Computer i dispositivi con il sistema operativo di Google raggiungeranno, nel primo semestre 2012, le quattrocento milioni di unità (10) con un numero di attivazioni giornaliere che sfiora il milione (11). Si tratta, tuttavia, di una situazione profondamente diversa da quella dell’iPad.

In primo luogo, il mondo Android è dominato dalla frammentazione. Ad aprile 2012 esistono sette versioni “maggiori” di Android (12), spesso divise in sotto-versioni, la maggior parte pensate in modo specifico per i dispositivi smartphone ma spesso installate su tablet. Tra i quattromila diversi dispositivi Android commercializzati (13) esiste inoltre una enorme disuguaglianza – diversi processori, diverse risoluzioni di schermo, diversa connettività, diverse dimensioni, diverse periferiche – che permette una enorme possibilità di scelta per il cliente finale ma che spesso si riassume in una mancanza di ottimizzazione del dispositivo ed una esperienza utente castrata, rallentata o non soddisfacente, anche a causa delle sempre più diffuse "custom ROM" e personalizzazioni dell'operatore che vende il tablet o lo smartphone.



La frammentazione è presente anche a livello di ecosistema software, che evidenzia la presenza di molteplici App Store, il che contribuisce a mantenere i profitti sulle oltre 400.000 applicazioni disponibili particolarmente bassi se confrontati con quelli di Apple (14).

APPLE ED ANDROID A CONFRONTO

In generale si può osservare come Apple sia la dominatrice incontrastata del mondo Tablet Computer. Se si considerano tutti i dispositivi iOS e tutti i dispositivi Android la casa produttrice fondata da Steve Jobs si pone come il principale soggetto del mercato, avendo prodotto più della metà dei dispositivi venduti alla fine del 2011 (15). Molto peggio va per la concorrenza, in particolare in quanto la battaglia dei tablet Android è molto legata al prezzo. Samsung, uno dei produttori più famosi grazie alla serie Galaxy, è solo il terzo produttore di Tablet Computer dopo Apple ed Amazon e a fine 2011 ha solo il 5,8 del mercato - esistono però seicento produttori di dispositivi Android (16). Amazon, vendendo i suoi dispositivi senza intermediari e sottocosto è riuscita in soli quattro mesi dal lancio del Kindle Fire a diventare il secondo produttore di Tablet Computer - si parla del 16,8% del mercato globale (17), una cifra che diventa ancora più enorme se si considera che il Kindle Fire è venduto solo negli USA.

Se si considerano solo i dispositivi Tablet Computer (e si escludono quindi iPhone, iPad e smartphone con Android) si può osservare come Apple abbia, con solo tre modelli prodotti, il 96% del mercato(18); nel primo trimestre 2012 le vendite di tablet Android sono però calate e il dominio Apple si è fatto sempre più simile ad un monopolio (19).

WINDOWS: IL NUOVO/VECCHIO CONCORRENTE

Si è spesso detto che i nuovi Tablet Computer sarebbero stati in grado di far scomparire i Personal Computer; si è anche parlato dell’arrivo di un’era “post-PC”. La realtà, però, è diversa.
Se i “tablet multimediali” sono una novità degli ultimi anni, in ambito business i tablet, ed in particolare i Tablet PC che sfruttano i sistemi operativi Windows normalmente installati sui PC Desktop, esistono dalla fine degli anni ottanta. Questi dispositivi, che altro non sono che normalissimi PC portatili privi di tastiera o dotati di schermo rotante, sono stati prodotti nei passati dieci anni in centinaia di modelli diversi (20) e sono quotidianamente utilizzati da milioni di utenti professionali e del mondo educativo e militare - in ambito statunitense l'utilità educativa dei Tablet PC Windows è riconosciuta in modo tale che uno dei più prestigiosi politecnici americani, il Virginia Tech, obbliga da ormai sei anni tutti gli studenti di ingegneria ad acquistare un convertibile dotato di digitalizzatore attivo (21).
Se negli anni passati i Tablet PC sono stati relegati nel solo mercato professionale, l’arrivo di Windows 8, previsto per ottobre 2012, e l’immissione sul mercato da parte di tutti i produttori di PC di almeno un dispositivo consumer dotato del nuovo sistema operativo Microsoft, potrebbe portare a profondi mutamenti nel mercato. Windows 8, che integrerà un App Store dedicato, verrà preinstallato nel 2013 su quasi quattrocento milioni di nuovi PC e sarà installabile su un miliardo di PC (22) già usati dagli utenti di tutto il mondo. La scelta di Microsoft di tenere particolarmente bassi i prezzi per le licenze di aggiornamento (23) potrebbe inoltre favorire la diffusione del nuovo sistema operativo sui dispositivi più datati e quindi spingere gli sviluppatori di applicazioni ad investire su questo nuovo sistema operativo.
Secondo i dati di vendita, l’era post-PC è ben lontana dall’arrivare: nel 2011 il mercato PC nel 2011 è cresciuto, nonostante il successo dei Tablet Computer e le problematiche legate alle inondazioni tailandesi che hanno fermato la produzione di dischi; nel solo primo quadrimestre 2012, sono previste spedizioni per oltre 87 milioni di PC (24).



Dispositivi prevalentemente consumer caratterizzati dalla presenza di un sistema operativo avanzato e in grado di fornire all’utente compatibilità con i programmi per Windows XP, Windows Vista e Windows 7, i Tablet PC con Windows 8 avranno quindi un parco di applicazioni estremamente vasto che spazia da Microsoft Office 2010 a Photoshop, passando per videogiochi ed applicazioni aziendali costruite ad hoc. La possibilità di usare le normali applicazioni per PC insieme alle nuove applicazioni "touch-friendly" appositamente sviluppate potrebbe dimostrarsi il fattore vincente e condurre al successo i nuovi Tablet PC che, disponibili in una molteplicità di forme, dimensioni e prezzi, potrebbero facilmente rubare fette di mercato agli attuali tablet dotati di sistema operativo di derivazione smartphone ed imporsi con prepotenza in ambito educativo e professionale. Le premesse per un successo dei nuovi Tablet PC con Windows ci sono; perché Windows 8 abbia successo sarà però necessario che i produttori si impegnino nella produzione di dispositivi di qualità capaci di contrastare i modelli Apple ed Android - negli ultimi dieci anni l'impegno dei vari marchi è stato minimo ed il fatto che Microsoft sia dovuta entrare nel mercato in modo diretto per presentare nuovi modelli veramente innovativi e perfettamente ottimizzati (25), potrebbe essere da questo punto di vista un segnale negativo di un mercato incapace di scommettere in modo completo su Windows 8.

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giovedì 31 maggio 2012

DLI 9000, Touch Tablet PC resistente con moduli di espansione

DLI svela il nuovo Touch Tablet PC 9000, dispositivo ultraresistente con schermo da 9,7 pollici in formato 4:3 privo di penna e capace di operare anche con Android.

Basato su processore Intel Atom "Oak Trail" Z670 a 1,5 GHz il nuovo DLI 9000 è un Touch Tablet PC professionale resistente a polvere ed acqua (IP54) pensato per ambienti estremi o, in associazione ad accessori come il lettore di carte magnetiche e di codici a barre, per utilizzi commerciali.

Le specifiche complete evidenziano:

- Processore Intel Atom Z670 (1,5 GHz)
- 2 GB di RAM DDR2
- Schermo da 9.7” (1024x768) con contrasto 800:1 e luminosità dino a 600 NITs
- Digitalizzatore capacitivo
- Disco SSD da 64 GB
- TPM 1.2
- Doppio altoparlante
- Scocca in ABS resistente agli impatti e alle cadute da 1,2 metri, certificata IP54
- USB 2.0; HDMI, GPS, 802.11a/b/g/n; Gobi 3000 WWAN; Bluetooth; doppia videocamera, sensore di luce ambientale
- Quattro pulsanti programmabili
- Dimensioni 206 x 263 x 15,4 mm
- Peso 900g con batteria e modulo "5-in-1"



Con il modulo opzionale "5-in-1" il DLI 9000 è in grado di accettare codici a barre, schede magnetiche, RFID, SmartCard e Debit Pin Pad.
Il DLI 9000 è disponibile con sistema operativo Windows 7 Professional; Windows 7 Ultimate, Windows Embedded 7, Windows Embedded POSReady 7 o Android 4.0 ICS

Da DLI.

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mercoledì 30 maggio 2012

Svelata la roadmap Fujitsu; quattro Tablet PC Windows 8 in arrivo

Sveliamo qui in anteprima mondiale un documento riservato che mostra la programmazione Fujitsu per il 2012-2013 relativa ai Tablet PC con Windows 8 ed Android.

Fujitsu si prepara a lanciare nei prossimi mesi ben quattro nuovi Tablet PC - due convertibili, uno Slate PC ed un ibrido - e un Tablet Computer con sistema operativo Android.

I due convertibili saranno il Fujitsu Lifebook T902 ed il Fujitsu Lifebook T732, aggiornamenti degli attuali T901 e T731. Il Lifebook T902 sarà un convertibile con schermo da 13,3 pollici, processore Intel Ivy Bridge e digitalizzatore Wacom abbinato ad un digitalizzatore capacitivo multitocco capace di riconoscere fino a cinque dita contemporaneamente. Stesse caratteristiche per il Lifebook T732, che però avrà uno schermo da 12,1 pollici. Entrambi i convertibili saranno dotati di alloggiamento modulare, capace di accogliere lettore DVD/BluRay o una seconda batteria.
I due convertibili saranno presentati prima dell'estate e resi disponibili verso agosto - la disponibilità reale è però prevista per settembre con sistema operativo Windows 7 Professional - il passaggio e la compatibilità con Windows 8 sono però garantiti.


Il Tablet PC puro sarà un nuovo modello della serie Q5xx, dotato di schermo da 10,1 pollici ad alta visibilità e digitalizzatore DuoSense di N-Trig. In questo caso il processore è un Atom dual core di ultima generazione; la presentazione ed il lancio sono previsti in seguito all'arrivo di Windows 8 ad ottobre.

Il Tablet PC ibrido sarà invece un modello basato su processori Intel Ivy Bridge e sarà caratterizzato da un profilo particolarmente ridotto, al fine di soddisfare le specifiche Ultrabook imposte da Intel. In questo caso è certa la presenza di un digitalizzatore capacitivo capace di riconoscere fino a cinque dita contemporaneamente ma non è assicurata la presenza di una penna. Il lancio di questo nuovo Tablet PC, che non ha ancora un nome ufficiale, è previsto in contemporanea al lancio di Windows 8.

Tutti questi Tablet PC sono concepiti per il solo mercato professionale. Decretata invece la fine per il Lifebook T58x, che non avrà un successore nonostante il Lifebook T581 fosse stato previsto.



Insieme ai quattro Tablet PC con Windows 7 e Windows 8 è previsto anche un nuovo Tablet Computer dotato di sistema operativo Android 4.0 "Ice Cream Sandwich". Questo tablet, che verrà ad affiancare il modello resistente ai liquidi che Fujitsu ha presentato il novembre scorso a Monaco (nome in codice "Bacura"), è un modello meno resistente ma comunque professionale, dotato di schermo da 10 pollici. Per questo modello la presentazione è prevista nel corso del prossimo mese.

Articolo originale di il Tablet PC Italico.

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martedì 29 maggio 2012

Apple, nuovo brevetto di penna. In arrivo degli iPad veramente completi?

Un nuovo brevetto svela una nuova penna pensata da Apple - per una azienda fondata da un uomo che disprezzava questi strumenti, l'interesse dei suoi ricercatori risulta essere curioso. Cambiamento di rotta in corso?

Svelato un nuovo brevetto Apple inerente a pennini per iPhone ed iPad, questa volta si utilizza però una tecnologia di tipo ottico capace di rilevare pressione ed orientamento dello stilo.

La questione del pennino sui dispositivi Apple è profondamente controversa: Steve Jobs ha sempre disprezzato in modo aperto e violento questi accessori, preferendo un approccio multitocco - lo stesso Apple iPad sarebbe nato per mostrare a Microsoft che senza penna è meglio. Ciò nonostante, Apple ha sempre fatto ricerca sulle penne, come dimostrano alcuni brevetti anche molto recenti, e nella classifica delle applicazioni più vendute sull'App Store compaiono moltissime applicazioni che necessitano di penna - penne che vengono fornite da Wacom, Pogo e molti altri produttori e che letteralmente riempieno i negozi di elettronica (o anche solo gli autogrill): basta visitare Amazon Italia per rendersi conto di quante diverse penne siano state prodotte.



E' però opinione di chi scrive che il futuro non possa essere solo multitocco, anche se perfino Microsoft sembra aver abbandonato la penna quasi completamente, rendendola asservita alle dita. Le dita sono senza alcun dubbio molto comode in molti casi ma per molte operazioni - prime tra tutte scrivere e disegnare a mano libera - la penna resta essenziale ed il futuro non potrà che mostrare l'unione di questi due pensieri in dispositivi che si potranno usare con le dita ma anche con la penna - a seconda di quello che l'utente deve fare.

Forse questa opinione è condivisa anche da qualche dirigente Apple che si è stancato di mostrare studenti che usano l'iPad a lato di un quaderno per le note e la morte di Steve Jobs potrebbe essere il punto di partenza per la creazione di iPad veramente completi davanti a cui ci potrebbero essere poche alternative di qualità.



Notizie sul brevetto dall'Ufficio Brevetti Statunitense.

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lunedì 21 maggio 2012

Come scegliere il tablet da acquistare

Come scegliere ed acquistare un Tablet PC o un Tablet Computer? Dato che ogni persona ha le sue esigenze e le sue idee su cosa è buono e cosa no, rispondere non è semplice. Ecco alcune linee guida che possono aiutare nella scelta.

Per prima cosa, mettendosi alla ricerca di un Tablet PC nuovo, bisogna chiarirsi le idee, essendo il settore "tablet" molto confuso e vario da quando Apple ha lanciato l'iPad e milioni di persone incompetenti hanno iniziato a parlare di tablet senza averli mai visti ed usati.

La cosa principale che va saputa è che non tutti i tablet sono uguali, non tutti permettono di fare le stesse cose e, soprattutto, al momento esistono due grossi gruppi di dispositivi "tablet": ci sono i tablet che rappresentano una evoluzione del Personal Computer (i Tablet Personal Computer o Tablet PC) e quelli che rappresentano una evoluzione degli smartphone (i Tablet Computer come l'iPad o i tablet Android).

Che differenza c'è tra Tablet PC e Tablet Computer? La differenza che c'è tra un dispositivo dotato di un sistema operativo completo che permette di fare qualsiasi cosa e di utilizzare qualsiasi applicazione per PC e un dispositivo dotato di un sistema operativo che, anche se molto più utilizzabile con le sole dita, è pensato principalmente per visualizzare contenuti e non per crearli.
In breve si può dire che se si cerca qualcosa per leggere, giocare in modo casuale, navigare in internet e guardare video (e nient'altro), un Tablet Computer è quello di cui si ha bisogno.
Se invece si cerca qualcosa con cui lavorare, scrivere, creare contenuti e operare senza limitazioni di applicazioni, formati di file o codec, il Tablet PC è il dispositivo a cui va indirizzata la scelta.

Compreso questo, come si può capire qual è il dispositivo migliore? Si possono dire molte cose ma la verità è che ogni persona ha le sue esigenze e le sue idee personali e quello che può essere buono od ottimo per alcuni può essere totalmente inutile per altri.
È quindi essenziale comprendere le proprie esigenze e le proprie idee, perché non c'è un Tablet PC o Tablet Computer migliore "in assoluto" ma sicuramente c'è il miglior tablet per le esigenze di una persona. Uno degli strumenti migliori per identificare questo tablet è l'Hugometro, creato da Hugo Ortega di Ubertablet, di cui avevo già parlato tempo fa.

L'Hugometro altro non è che una normalissima tabella di Excel dove si possono confrontare in modo semplice i vari Tablet PC o Tablet Computer in base a una serie di caratteristiche generali (peso, dimensione, connettività, ...) o personali (estetica, prezzo, ...). Ogni caratteristica viene valutata con un punteggio da uno a dieci e la somma dei singoli punteggi indica la bontà del Tablet PC in base alla percezione del soggetto che ha assegnato i punteggi.

L'operazione da fare è quindi semplice: si crea una lista delle caratteristiche importanti od interessanti in base alle proprie esigenze e, recensioni e schede tecniche alla mano, si valutano le caratteristiche in modo personale. Importante è sottolineare che la valutazione è personale: una persona interessata all'estetica potrebbe valutare meno idoneo il Lenovo X230t preferendo l'HP EliteBook tm2-2101sl; una persona non interessata alla penna e alla batteria sostituibile potrebbe valutare l'Ergo Tabula più interessante del Fujitsu Stylistic Q550 - non esiste un tablet migliore in assoluto.


Nell'immagine qui sopra è possibile osservare un esempio di Hugometro pensato per valutare Tablet PC e, rispetto alla versione originale di Ortega, modificato con caratteristiche personalizzate. Vengono valutate, in particolare, dodici caratteristiche:

- Capacità di sostituire un PC Desktop (intesa come connettività, cablata e non)
- Capacità di sostituire un PC Desktop (intesa come potenza del dispositivo, viene quindi valutata principalmente la potenza del processore e della scheda video)
- Capacità di sostituire un PC Desktop (intesa come presenza di una stazione di ancoraggio di un certo tipo: le porte di un tablet possono essere limitate, il che può andar bene in mobilità, ma una stazione di ancoraggio ben fatta può trasformare un tablet ultraleggero in una workstation multischermo)
- Funzionalità Tablet PC (intese come funzionalità di penna: nello specifico, si valuta il digitalizzatore e le funzionalità dello stilo fornito)
- Funzionalità Tablet PC (intese come funzionalità di tocco: tipo di digitalizzatore, numero di tocchi disponibili, schermo a filo con la cornice che offre possibilità di usare anche la prima linea di pixel, … Si può magari tener conto di una valutazione sulla qualità del tocco in base alla potenza del processore; ad esempio l'esperienza di tocco del Fujitsu Stylistic Q550 è molto limitata dal processore Atom)
- Mobilità (intesa come peso e dimensioni)
- Mobilità (intesa come autonomia. Si valuta anche la presenza di una o più batterie sostituibili in quanto a fini di mobilità un dispositivo con tre ore di autonomia ma una batteria sostituibile e leggera è meglio, per l'utente mobile, di un dispositivo con quattro ore di autonomia e batteria integrata che, quando finisce, costringe ad usare l'alimentatore)
- Formato, dimensioni e risoluzione dello schermo: si tratta di valutazioni personali, ma qui va detto che il formato dello schermo è fondamentale.
- Visibilità dello schermo (inteso come angolo di visione, lucidità e luminosità: se non si ha intenzione di usare il tablet in esterni, va bene tutto; se lo si vuole usare in mobilità uno schermo lucido e poco luminoso potrebbe comportare serie difficoltà nell'uso)
- Caratteristiche secondarie (intese come tutte quelle cose come la rotellina laterale di scorrimento o la personalizzazione software che non sono essenziali ma che migliorano - o peggiorano - in modo significativo l'esperienza utente)
- Estetica (perché l'occhio vuole la sua parte; questa valutazione è totalmente soggettiva)
- Prezzo

La somma dei sotto-punteggi offre una rappresentazione numerica della bontà del Tablet PC in base alle proprie esigenze.



Le caratteristiche possono essere aumentate e diminuite a piacimento - nell'esempio qui sopra, si cerca un Tablet PC che sia l'unico PC di un utente, persone che hanno un PC Desktop od un altro portatile potrebbero valutare altre caratteristiche - l'unica cosa che è necessario fare è valutare in modo libero da pregiudizi. I risultati possono fornire interessanti spunti ma non è detto che siano da seguire alla lettera: in base alle mie esigenze, ad esempio, l'HP TouchSmart tm2 è il Tablet PC dotato di punteggio maggiore ma non è il Tablet PC che ho acquistato, in quanto lo schermo da esterni è per me essenziale - ci sono molte cose importanti che mancano nel 2760p e che sono presenti nel tm2 - schermo che ruota nelle due direzioni, scheda video dedicata, HDMI - ma sono tutte caratteristiche a cui io rinuncio volentieri per avere la possibilità di usare il Tablet PC all'aperto in pieno sole: altre persone avrebbero preferito spendere quattrocento euro in meno.

Insomma... non esiste il Tablet PC migliore "in assoluto" - esiste solo quello che meglio si adatta alle vostre, e vostre soltanto, esigenze.

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mercoledì 11 aprile 2012

Intel Studybook, il tablet educativo con Atom e Windows o Android - ma privo di penna

Intel preseta ufficialmente lo Studybook, un piccolo tablet-UMPC basato su processore Intel Atom "Oak Trail" e Windows 7 pensato per il mercato dell'educazione. Risoluzione insufficiente per Windows 8 e niente penna.

Se il Classmate convertibile riesce ad acquisire il digitalizzatore attivo nella sua terza versione (perlomeno in alcune versioni), il nuovo tablet Studybook di Intel, pensato anch'esso appositamente per il mercato educativo, sembra molto meno completo - ma costa anche la metà.


Basato su processore Intel Atom Z620 (1,2 GHz) della famiglia "Oak Trail" e dotato di schermo da sette pollici in formato 16:9 (risoluzione 1024x600) questo nuovo piccolo tablet-UMPC offre, nella sua versione massima, un disco SSD da 32 GB (eventualmente espandibile con SD) e due GB di memoria RAM - quanto basta ad ospitare Windows 7 o un sistema operativo Android. Buona la connettività, in particolar modo tenendo conto delle dimensioni (il peso è ridotto a soli 545 grammi): oltre al WiFi 802.11b/g/n sono presenti due videocamere (0,3 e 1,3 MP) ed una porta USB 2.0; come opzione sono disponibili una miniHDMI e connettività 3G.


Indicato come "a prova di bambino", questo nuovo Touch Tablet PC dovrebbe avere lo scopo di fornire ai ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori un dispositivo su cui utilizzare i libri elettronici ed interattivi (eTextbooks). In particolare la versione Android è dotata di una interessante serie di applicativi didattici tra cui spicca il supporto a Kno.com e quindi a testi con ipertesti e possibilità di annotazioni da parte degli studenti - ma manca la penna per farli: il digitalizzatore è capacitivo. Nessuna indicazione su eventuali applicazioni dedicate nei modelli con Windows 7.



Da PC Mag, che ha testato in anteprima lo Studybook in versioe Android e dove è possibile trovare una galleria di immagini.

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venerdì 6 aprile 2012

Novero Solana, il convertibile Windows/Android arriva alla FCC

Il Novero Solana, Touch Tablet PC convertibile con schermo in 4:3 e processori Atom dual-core, arriva alla FCC e si appresta al lancio europeo ed americano.

Presentato per la prima volta al CES 2012, e ripresentato a febbraio durante il Mobile World Congress, il Novero Solana arriva alla FCC, compiendo quindi l'ultimo passaggio necessario alla commercializzazione.


Con un processore Intel Atom N2600 (dual-core "Cedar Trail", 1,6 GHz), grafica Intel GMA 360 IGP, 2 GB di RAM e disco a stato solido il Solana sembra capace di mettersi in mostra soprattutto per lo schermo, dotato di un meccanismo di conversione simile a quello presente nel Dell Inspiron Duo.



Novità rispetto a quanto trapelato nei mesi passati è la presenza di un doppio sistema operativo: Windows 7 è infatti affiancato ad Android; le specifiche grantiscono inoltre una compatibilità parziale con Windows 8.

Da FCC via Engadget.

Grazie a Nicola per la segnalazione.

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martedì 27 marzo 2012

Panasonic a Milano: Tablet Android, per soddisfare le aziende pensando a Windows 8

Panasonic arriva nella suggestiva Fonderia Napoleonica di Milano con tutta la gamma Toughbook: i migliori Tablet PC ed UMPC professionali radunati nel cuore dell'Isola.

All'interno della Fonderia Napoleonica di via Thaon di Revel Panasonic presenta il suo primo Tablet Computer, il Tougbook FZ-A1 con digitalizzatore Wacom, e con esso l'intera gamma di Toughbook, la maggior parte recentemente aggiornata ai nuovi processori Intel Sandy Bridge. Posto d'onore per il Toughbook CF-D1, potente e ultracorazzato Tablet PC puro pensato per la diagnostica di veicoli e dotato di vasto schermo da 13,3 pollici.

Toughbook FZ-A1

Il primo Tablet Computer di Panasonic si presenta come un ultramaneggevole quanto attrezzatissimo dispositivo. Basato su sistema operativo Android 4.0, visualizzato su uno schermo da 10,1 pollici in formato 4:3 con risoluzione 1024x768 pixel, questo Toughbook si presenta come destinato in modo specifico alla consultazione di dati in mobilità, nelle situazioni in cui utilizzare un Tablet PC completo può risultare eccessivo.


Dotato di connettività estrema e digitalizzatore attivo Wacom sensibile alla pressione (e quindi particolarmente interessante per chi cerca un dispositivo per firma elettronica con valore legale) il Toughbook FZ-A1 è costruito secondo i più severi standard di resistenza strutturale, ma si presenta comunque come elegante e maneggevole. Particolarmente interessante a livello aziendale è la possibilità di sostituire la batteria senza inviare il dispositivo in assistenza (non è comunque prevista la sostituzione rapida da parte dell'utente, in quanto la batteria è posizionata sotto una placca fissata da ben dodici viti).


Pressochè nulla la personalizzazione softwaredi Panasonic, che non fornisce particolari applicazioni o modifiche al sistema operativo Android; gli utenti professionali potranno però apprezzare il chip dedicato alla crittografia dei dati sul disco, che permette di aumentare la scarsa vocazione professionale del sistema operativo di derivazione smartphone ma comunque sempre più richiesto dalle aziende anche per via dei costi ridotti rispetto a Windows - il nuovo FZ-A1, che sarà disponibile nei prossimi mesi, verrà venduto a poco meno di mille euro IVA inclusa.



Pronti per Windows 8

Se la scelta di produrre un dispositivo Android è abbastanza insolita per Panasonic, una azienda che da sempre si distingue per produrre strumenti di lavoro che poco spazio lasciano allo svago e all'estetica se questi possono in qualche modo compromettere l'efficienza, interessante è l'intenzione di sfruttare le potenzialità offerte dal nuovo sistema operativo Microsoft Windows 8. La casa nipponica ha infatti intenzione nel prossimo anno, di lanciare dispositivi con Windows per ARM, che andranno ad affiancare l'attuale offerta. Al momento mancano ancora indicazioni sulle specifiche dei nuovi dispositivi anche se resta certo che la resistenza strutturale sarà una delle caratteristiche chiave.

Continua: CF-H2 e CF-D1; CF-19, CF-C1 MK2 e CF-U1.

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venerdì 2 marzo 2012

Windows 7, Office 2010 e TIP su Android: possibile con OnLive Desktop

Dopo essere arrivato su iPad, OnLive Desktop sbarca su Android - i possessori di Tablet Computer ottengono Windows 7 e tutte le funzionalità necessarie ad un professionista.

Le caratteristiche sono le stesse della versione per iPad rilasciata due mesi fa (Windows 7, Office 2010 e inchiostro digitale arrivano su iPad, con OnLive Desktop) e come per la versione iPad l'utilizzo è consentito solo agli utenti statunitensi - o perlomeno alle persone che hanno un account utente statunitese, facilmente creabile anche in Italia.



Da Engadget.

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martedì 7 febbraio 2012

L'Apple iPad spinge le vendite dei Tablet PC, ma solo di quelli "veri"

Il successo dell'iPad in ambito consumer porta vantaggi ai produttori di Tablet PC che aumentano le loro vendite, in particolare se sono restati fedeli al concetto iniziale di Microsoft.

Il successo commerciale dell'Apple iPad tra le masse ha portato molte aziende ad interessarsi ai tablet come strumento per aumentare la produttività o semplificare le normali attività. Complice il prezzo e l'ottimo marketing di Apple molte aziende hanno scelto di utilizzare prodotti non professionali e principalmente l'iPad, che si è trovato improvvisamente a passare dai centri commerciali e dai salotti delle case alle corsie degli ospedali e ai centri di addestramento per i piloti ed il personale di terra degli elicotteri Boeing e Sikorsky.

La diffusione dell'iPad si è però affiancata anche ad un rinato interesse nei confronti dei Tablet PC, in particolare di quei modelli puri che negli ultimi dieci anni si erano ritrovati ad essere molto poco richiesti all'interno di un mercato che in massima parte aveva preferito i convertibili.
In questo scenario aziende come TabletKiosk, MobileDemand, DAP Technologies, Xplore, Motion Computing, Itronix, Getac e PaceBlade si sono improvvisamente ritrovate sulla cresta dell'onda ottenendo per il 2011 considerevoli aumenti nel fatturato in quanto capaci di rispondere alle richieste delle aziende con Tablet PC superiori e soprattutto completi.


Il successo di questi marchi sembra essere in particolar modo legato alla loro capacità di restare fedeli all'idea originaria di Tablet PC, ovvero Personal Computers completi pensati per essere strumenti di produttività utilizzabili più semplicemente e più comodamente rispetto ad un normale PC.
Nonostante molte industrie produttrici di Tablet PC si siano recentemente lanciate nella produzione di dispositivi Android pensati in modo specifico per il mercato professionale (i casi più importanti sono Lenovo con il ThinkPad Tablet, Fujitsu con lo Stylistic M350 e Panasonic con il ToughPad A1) nessuno di questi dispositivi sembra aver avuto particolare successo, come nessun particolare successo hanno ottenuto le decine di Touch Tablet PC che sono stati lanciati negli ultimi due anni nella speranza di togliere l'iPad dal cuore delle masse. Grazie al successo dell'iPad e dei Tablet Computer molte aziende sono state però in grado di approfondire le loro conoscenze scoprendo, con dieci anni di ritardo, l'esistenza dei Tablet PC, dispositivi Windows che rispetto ai dispositivi Android o all'iPad forniscono vantaggi enormi con l'unico (ma assolutamente non insignificante) problema del costo elevato - in particolare per i modelli rugged.


Rispetto al Tablet Computer medio, un Tablet PC offre una piattaforma PC completa, il che significa un sistema operativo Windows 7 capace di far funzionare senza alcun tipo di problema ogni applicativo per Windows - da Office ad AutoCAD, passando per tutti gli applicativi aziendali costruiti su misura. Significa anche la presenza di porte USB, RJ45 LAN, connettività WiFi ed in generale tutto ciò che serve ad inserire il dispositivo all'interno di una rete aziendale - locale o remota - senza dover modificare alcunché nella rete stessa: anche se ha una forma strana, un Tablet PC è un normalissimo PC al pari di tutti i desktop e notebook che l'azienda già possiede. A tutto questo si aggiungono una mobilità superiore al normale PC portatile, le funzionalità di inchiostro digitale e di firma digitale con valore legale ma soprattutto la possibilità di fornire al dipendente un unico prodotto capace di fare qualsiasi tipo di operazione.



Per una azienda tutte queste cose significano moltissimo - nelle varie consulenze professionali che ho fornito ad aziende negli ultimi due anni non ho ancora trovato nessuna azienda che, una volta scoperto cosa sono veramente i Tablet PC (quasi nessuna delle aziende e dei professionisti con cui ho collaborato avevano mai sentito o visto l'inchiostro digitale, così come mai avevano pensato che potessero esistere Tablet con Windows 7), abbia mantenuto l'idea iniziale di acquistare gli iPad, anche solo perché quasi sempre è più economico fornire ai propri dipendenti dei Fujitsu Lifebook T731 o degli Asus Eee Slate B121 da 1200 euro che non un PC portatile - comunque necessario per la produttività del dipendente - ed un iPad.

Spunto da GottaBeMobile.

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venerdì 3 febbraio 2012

Penne attive e inchiostro digitale di qualità sui Touch Tablet PC grazie alla tecnologia Atmel multiSense

Alcuni dei Touch Tablet PC passati e futuri potrebbero essere in grado di supportare una penna attiva grazie alla tecnologia Atmel multiSense e le penne maXStylus.

Interessanti novità per quanto riguarda il supporto alle funzionalità di inchiostro digitale, che potrebbe essere nascosto ma integrato in molti dei Tablet PC passati e futuri. Come evidenziato da Notebook Italia, la compagnia americana Amtel ha infatti iniziato a distribuire ai produttori di Tablet Computer e Tablet PC digitalizzatori dotati della tecnologia Amtel multiSense.

La tecnologia Amtel, che già viene sfruttata da un numero imprecisato di dispositivi smartphone, Tablet Computer o Tablet PC, è offerta mediante una vasta serie di pannelli per schermi dai quattro ai quindici pollici ed è in grado di fornire supporto - a seconda del pannello - fino a sedici tocchi simultanei. La cosa interessante, però, è che i digitalizzatori Amtel, offerti su dispositivi generalmente concepiti unicamente per l'utilizzo con le sole dita, sono in grado di supportare funzionalità di inchiostro digitale avanzate, in modo simile a quanto già succede con i digitalizzatori DuoSense prodotti da N-Trig, grazie alla nuova penna maXStylus mXTS100.


Questa particolare penna è dotata di una punta particolarmente sottile (1 mm, eventualmente sostituibile con punte da 1,5 o 2 mm) ed è capace di offrire all'utente precisone di scrittura al quarto di millimetro, sensibilità a 256 livelli di pressione e due pulsanti laterali; come avviene per le soluzioni N-Trig la penna è alimentata da una batteria che, secondo le informazioni fornite da Atmel, è in grado di fornire un anno di autonomia allo stilo.

La penna è compatibile con molti dei dispositivi smartphone, Tablet Computer o Tablet PC dotati di controller Atmel "serie E" ma al momento non esiste una lista dei dispositivi che sfruttano questo tipo di controller, o anche semplicemente una lista dei dispositivi che sfruttano la tecnologia Atmel e che, nella quasi totalità dei casi, sono e saranno venduti privi di penna.
A meno che il produttore del dispositivo non decida di progettare il dispositivo secondo particolari specifiche (ad esempio evitando particolari vetri protettivi posti sopra il pannello digitalizzatore) e descrivere nei dettagli la tecnologia utilizzata (cosa quasi mai successa nella storia dei Tablet PC, dove la quasi totalità dei dispositivi Wacom è stata descritta semplicemente come "touchscreen" nonostante non fosse utilizzabile con le dita) l'acquirente interessato alla penna non ha quindi modo di sapere se un dato dispositivo, venduto come utilizzabile con le sole dita, è invece in grado di essere utilizzato con la penna maXStylus mXTS100.



Se al momento la tecnologia Amtel multiSense e le penne maXStylus mXTS100 restano nascoste al grande pubblico nonostante i controller "serie E" siano utilizzati anche su dispositivi particolarmente famosi e venduti come il Tablet Computer Asus Transformer Prime, è probabile che questa tecnologia riesca a trovar diffusione nel corso dell'anno con l'arrivo di Windows 8 e dei primi Tablet PC dotati di processore ARM: in questi dispositivi la penna potrebbe essere inserita direttamente dal produttore nella scatola o sul sito internet come accessorio opzionale, rendendo più semplice all'acquirente capire che tipo di dispositivo si appresta ad acquistare.

Da Atmel, via Notebook Italia. Grazie a tutti quelli che hanno segnalato la notizia.

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