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martedì 20 ottobre 2015

Furto nella casa del Tablet PC Italico

Qualche giorno fa ho subito un furto presso l'appartamento milanese che, tra le altre cose, viene usato come sede della redazione di Tablet PC Italia e come mio studio milanese di psicologo. Mi hanno rubato un po' di dispositivi.

A metà della scorsa settimana tre persone sono entrate nel palazzo dove ho il mio studio sfruttando la scarsa attenzione di un mio vicino e si sono dirette subito verso il mio appartamento. Rapidi e veloci sono entrati e usciti - qualche mio vicino ha anche chiamato la polizia, che però è arrivata pochi istanti dopo il loro divenire schiene nella folla.



Il palazzo ha una serie di videocamere che li ha inquadrati molto bene (videocamere HD e volto scoperto) ma purtroppo non posso pubblicare queste immagini (che comunque sono in mano alla Polizia) in quanto sarebbe un reato.

Di questi tre, che mi sembrano anche ragazzi, un forse vent'enne e due di al massimo trent'anni, non so nulla se non quello che si vede attraverso il filmato. Forse abitano anche nella mia zona, forse li incontro sul bus o in palestra. Considerando come sono vestiti, che hanno cellulari, non sono di certo dei poveracci disperati che hanno bisogno di soldi; considerando che hanno fatto il colpo alle otto di sera magari si tratta anche di persone con un lavoro, che poi tornano in famiglia. O forse sono soltanto dei ladri professionisti che vivono la loro vita pensando che le persone che incontrano siano prede. Di certo non è stato il loro primo furto: la loro sicurezza nell'agire, la loro decisione nell'agire verso di me è sintomo di esperienza e preparazione.

Ammetto di essere un (bel) po' giù di morale per l'accaduto. Non tanto per i dispositivi rubati (dovendo scegliere tra la biancheria, la biblioteca psicologica, i miei modellini di Lego e i dispositivi elettronici hanno non troppo incredibilmente optato per questi ultimi) ma per la situazione di insicurezza generale in cui è improvvisamente piombato questo luogo in cui mi trovo - e da psicologo è in qualche modo strano osservare le varie fasi del lutto passare una via l'altra non in altri ma all'interno di sè.

In generale non so nemmeno cosa pensare. Posso di certo sperare che in qualche modo queste persone vengano prese e che, davanti ad un obbligo di assumersi le proprie responsabilità, possano comprendere il dolore causato delle loro azioni, e sfruttare l'opportunità di essere all'interno del sistema penale lombardo per cambiare vita. Da persona che, per vari motivi, ha avuto modo di frequentare il mondo delle carceri e del volontariato che le circonda, so bene che Milano è una grande città, capace di dare una mano a chiunque la chieda - è sufficiente chiederla, e non bisogna essere arrestati per farlo: ci sono almeno tre parrocchie con altrettanti Centri di Ascolto Caritas nel raggio di un chilometro dal mio studio.

Per la cronaca, mi sono stati rubati i seguenti dispositivi:

- PC portatile Fujitsu Lifebook U904 (Core i5-4200U, 14” 3200x1800 touch, 6 GB RAM, SSD 128 GB, UMTS/LTE, tastiera inglese, numero di serie DSDJ001118) con stazione di ancoraggio
- Tablet PC Fujitsu Stylistic Q550 (Atom Z670, 10” 1280x800 touch, 2 GB RAM, SSD 32 GB, UMTS, numero di serie DSCH007298)
- Tablet PC HP Stream 7 (Atom Z3735G, 7” 1280x800 touch, 1 GB RAM, eMMC 32 GB, numero di serie CNU443BPH2)
- Fotocamera bridge Olympus SP-800UZ (numero di serie JB3264879) con scheda di memoria SD da 8 GB e custodia

e soffro in modo particolare la mancanza degli ultimi due, che usavo in modo intensivo. Se qualcuno per caso trova in vendita online o in giro uno di questi dispositivi, batta un segno a me o al Commissariato di PS "Città Studi".

Articolo di Tablet PC Italia

4 commenti:

  1. solidarietà per quel che può valere.

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  2. Solidarietà. E non ti far abbattere: "il derubato che piange ruba qualcosa a se stesso, ma il derubato che ride ruba qualcosa al ladro"... Sono solo parole, è vero; ma sono sicuro che in poco tempo con la tua testa e la tua esperienza saprai sistemare tutto e cavarne qualche cosa di buono, come queste riflessioni che mandi.

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    1. Grazie. Mi tirerò su in fretta, è giusto il momento e gli oggetti che mi hanno preso: l'HP Stream 7, ad esempio, era il mio libro da comodino e da palestra, e adesso quando vado in palestra o sono a letto non posso leggere la mia libreria Kindle. Il Lifebook lo avevo già formattato in un ottica di vendita, volevo finanziarci il CES a gennaio. La mancanza di fotocamera, proprio mentre inizia la SMAU e la stagione degli eventi e dei nuovi modelli da recensire, è un problema. Sono un po' abbattuto giusto perché al momento la mia quotidianità mi ricorda che mi è stato sottratto qualcosa, e che ho entrate ed uscite improvvise che mi costringono a ristrutturare i progetti a breve-medio termine.
      Se non altro ho meno tempo per annoiarmi :-)

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