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venerdì 11 gennaio 2013

Panasonic 4K Tablet: 20 pollici e penna per il Tablet PC più grosso di sempre

Al CES 2013 di Las Vegas Panasonic presenta il 4K Tablet, un Tablet PC con schermo da 20 pollici con la folle risoluzione 3840x2560 pixel - e supporto alla penna. Pensato per architetti e designer, è il più grosso Tablet PC di sempre.

Panasonic ha fatto le cose in grande - letteralmente. Al CES 2013 di Las Vegas il colosso giapponese non si è limitato a presentare il nuovo Tablet PC puro ToughPad FZ-G1 ma ha messo in mostra anche un nuovo dispositivo che, per dimensioni e risoluzione, di presenta come assolutamente innovativo. È il Panasonic 4K Tablet, pensato in modo specifico per architetti, grafici e designer.



Basato su un pannello IPSα da 20 pollici dotato della enorme risoluzione 3840x2560 (230 ppi) e dell'inconsueto rapporto 15:10, il Panasonic 4K Tablet è un Tablet PC che, come la quasi totalità dei Tablet PC di Panasonic della presente generazione, sfrutta i processori Intel Core i5-3427U a basso voltaggio che, per l'occasione, sono affiancati da una non meglio precisata scheda video dedicata NVIDIA GeForce - il che significa che non solo il 4K è il Tablet PC più grosso e quello con risoluzione maggiore, ma è anche l'unico con grafica dedicata.



Il processore è affiancato da dischi SSD da 128 GB e da un massimo di 16 GB di memoria RAM; particolarmente limitata la connettività che vede presenti solo una porta USB 2.0 ed un alloggiamento micro SD. La connettività senza fili offre WiFi multibanda e Bluetooth; ovviamente assente la connettività 3G/LTE in quanto non si tratta di un dispositivo pensato per la mobilità estrema.



Nonostante tutto, però, le dimensioni restano estremamente compatte: il Panasonic 4K Tablet è spesso appena un centimetro e pesa solo 2400 grammi. La batteria integrata, non sostituibile dall'utente, consente una autonomia di circa due ore; alla batteria integrata è possibile affiancarne una seconda.



Il 4K Tablet è inoltre dotato di penna, che sfrutta la - sinora inedita - tecnologia Anoto. Questa particolare penna riesce a determinare la posizione della punta osservando una microscopica e semi-invisibile griglia di puntini posizionati sulla superficie dello schermo, puntini che sono posizionati in modo unico in ogni settore dello schermo.



Con questo sistema si è quindi garantita una tecnologia precisa su una superficie vasta che difficilmente sarebbe potuta essere coperta da un costoso digitalizzatore attivo.

Nessuna informazione relativa al prezzo e alla disponibilità.

Da Engadget.

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4 commenti:

  1. Finalmente un articolo innovativo e che si differenza dagli altri.

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  2. Mah, che dire...
    Sono sicurissimo che nel giro di 12 mesi diversi produttori si avvieranno in questa direzione (cioè schermi grandi, risoluzioni elevate, prestazioni professionali orientate alla grafica/progettazione), che potremmo definire di tablet PC "trasportabili", visto che "portatili" mi sembra un'espressione eccessiva. Io trovo che questi dispositivi, se adeguati dal punto di vista delle prestazioni, potrebbero avere un loro senso. Con un peso di due chili e mezzo, uno spessore di un centimetro e le dimensioni approssimative di un grosso album da disegno, non vedo la difficoltà di portarseli dietro con la stessa disinvoltura con cui i progettisti, i disegnatori, gli architetti o i grafici viaggiano con le loro cartelle da disegno o i loro progetti su carta.
    In quest'ottica, tuttavia, credo che le prestazioni del Panasonic 4K siano ancora inadeguate. Innanzitutto, bisognerebbe capire quanto sia precisa e affidabile questa "microscopica e semi-invisibile griglia di puntini". In secondo luogo, un'autonomia di sole due ore mi sembra veramente troppo limitante (sebbene mi renda conto che per illuminare tutta quella superficie i consumi debbano essere un grosso problema). In terzo luogo, a mio avviso le prestazioni andrebbero portate a livelli elevati anche dal punto di vista della connettività: oltre alle porte USB 3.0 e a tutta la serie delle connessioni cablate, non troverei poi così scandaloso avere a disposizione il 3G/4G/LTE. Anzi, tutt'altro.
    Se non si cercherà di connotare profondamente questi apparecchi come dispositivi, appunto, "trasportabili" (cioè da utilizzare nell'ambito di una mobilità ridotta sì, ma ancora perfettamente funzionale per il professionista in movimento), si finirà forse per farne un uso improprio e limitativo, assimilandoli a una sorta di PC-gadget all-in-one che al massimo ci porteremo sottobraccio quando ci sposteremo dalla scrivania al divano del soggiorno...
    Ma probabilmente sto andando troppo in là.

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    1. Ciao Holden, io la tecnologia Anoto la conosco perchè ho avuto una delle prime penne digitali della Nokia che scriveva su blocchi digitali che sfruttavano appunto la tecnologia Anoto. Funziona benissimo, per certi versi meglio della tecnologia Wacom e risolve il problema del doppio schermo (capacitivo + Wacom). Non ho ben capito però come possono distinguere la pressione.
      Lo ritengo un'esperimento da salutare con favore.
      Relativamente alla macchina recensita penso che se pesa appena poco + di 2 kg devo dire che il mio XT3 pesa 2,3 kg ed è "solo" un 13,3".
      Penso che avrà un futuro presso i progettisti una macchina del genere. L'autonomia di 2 ore, se effettiva, non è un problema a anche perchè una macchina del genere non la usi per il cazzeggio al parco.

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    2. Ciao Actarus,
      naturalmente sono lieto di apprendere che la tecnologia Anoto funziona bene (anche se sarei curioso di sapere se la sua risoluzione è pari a quella - elevatissima - dello schermo o se è inferiore a causa delle dimensioni fisiche di questi "puntini"), e in senso complessivo spero di non essermi espresso con poca chiarezza riguardo a questa macchina. Come ho scritto, trovo che l'idea sia ottima, e che il suo peso e il suo spessore ridotti (come hai rimarcato anche tu) siano fattori che la rendono trasportabile senza troppa difficoltà.
      Tuttavia, penso che se l'autonomia e la connettività fossero superiori a quanto sembrano essere attualmente, il Panasonic 4K sarebbe ancora più attraente. Forse io sono un po' "fuori dal mondo", ma immaginavo che, con un'autonomia più lunga e la connettività 3G/4G, il dispositivo potesse essere utilizzato con profitto anche dagli studenti di architettura o dai disegnatori che desiderano eseguire i loro lavori sul campo, direttamente di fronte ai loro "soggetti" (installazioni architettoniche, scenari naturali, ecc.).
      Ma, come sempre, sono solo pareri personali, dettati più dalla speculazione teorica e dal piacere di immaginare i potenziali impieghi della tecnologia, che dalla conoscenza diretta dei problemi.

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