Il New York Times riassume gli eventi dei tre anni passati che hanno portato Microsoft a produrre il suo Tablet PC Surface - nulla di veramente nuovo, ma una storia che ben mostra la triste mancanza di capacità dei produttori di PC.
Secondo un articolo pubblicato sul New York Times (collegamento in fondo all'articolo), nel momento in cui, tre anni fa, divenne chiaro che Apple si stava preparando a lanciare sul mercato i suoi iPad, la Microsoft iniziò ad osservare in modo dettagliato la casa californiana cercando di identificare le sue strategie di commercializzazione ma anche - e soprattutto - di produzione. I dirigenti Microsoft rimasero stupiti - ma forse sarebbe meglio dire meravigliati e sconvolti - dalla cura con cui Apple stava producendo il suo nuovo dispositivo. Ma soprattutto i dirigenti Microsoft rimasero meravigliati da come Apple fosse pronta a scommettere sul successo del suo nuovo Tablet Computer. Mesi prima della presentazione e del lancio ufficiale, la casa della Mela Morsicata acquistò enormi quantità di alluminio da miniere australiane per essere certa di non restare a corto del materiale per la scocca; mesi prima organizzò - nel completo silenzio e segreto - una catena di forniture e di produzione che potesse garantire una produzione costante di diversi milioni di iPad al mese per molti mesi.
I dirigenti Microsoft rimasero sconvolti in quanto, pur lavorando da decenni a strettissimo contatto con i grandi marchi, osservavano qualcosa di mai visto prima - un produttore che, ancor prima di avere un feedback dal mercato, credeva veramente nella qualità e nel successo dei prodotti che stava producendo.
Nel momento in cui Apple lanciava il suo iPad, Microsoft non era vergine nel campo dei Tablet - al contrario. La piattaforma Tablet PC era stata presentata nel lontano 2001 ma, nonostante la buona diffusione in settori particolari, si era mostrata come un mezzo fallimento, riuscendo a raggiungere una cifra di appena il cinque percento del mercato PC. Mai presentati al grosso pubblico, mai commercializzati nei negozi, prodotti in piccole quantità e dotati di prezzi gonfiati, i Tablet PC di base Microsoft non avevano avuto successo per molti motivi ma principalmente per l'incapacità dei produttori di scommettere su questi dispositivi, che restavano disponibili solo attraverso canali riservati alle persone che, per una penna e mobilità superiore, erano disposti a spendere più di duemila euro.
Osservando la cura che Apple riponeva nei suoi Tablet Computer, Microsoft iniziò a rendersi conto che nessun produttore avrebbe mai provato a competere in modo serio: il mercato dei PC è estremamente particolare e, di fatto, compromesso da Intel e Microsoft che, da monopoliste ufficiose, si possono permettere di far pagare pesanti conti alle società produttrici che, per restare sul mercato e produrre dispositivi economici, devono risparmiare sul versante della progettazione e della qualità, evitando allo stesso tempo prodotti rischiosi e innovativi che, se privi di successo, potrebbero compromettere la stabilità economica dell'azienda. In questa situazione, nessun produttore avrebbe mai creato un tablet vincente su base Windows di sua spontanea iniziativa (esattamente come nessun produttore avrebbe creato alternative serie al MacBook Air se Intel non avesse spinto con forza estrema il concetto di Ultrabook).
Microsoft decise quindi di agire. La prima mossa fu di fornire consulenza, supporto tecnico e sostegno pubblicitario a produttori selezionati. La prima casa produttrice ad essere coinvolta fu Hewlett-Packard, la principale produttrice di PC al mondo, ed il risultato fu il prototipo presentato da Steven Ballmer il sei gennaio 2010 al CES di Las Vegas, pochi giorni prima del lancio dell'Apple iPad.
Nonostante le buone premesse, però, più si avanzava nello sviluppo, più il nuovo Tablet PC - che sarebbe, dopo immense tribolazioni, poi diventato l'HP Slate 500 - si dimostrava insufficiente e lontano dalle aspettative Microsoft. I primi prototipi sembravano esaltanti ma quando HP si mise a riempire la scocca con i componenti iniziarono i problemi ed il prodotto, piano piano, si trasformò in qualcosa di troppo alto, dotato di un processore lento e caldo, con un digitalizzatore incapace di offrire una esperienza utente anche solo lontanamente vicina al soddisfacente.
Come già rivelato da dirigenti Asus l'anno scorso, HP si era quindi dimostrata incapace di creare un Tablet PC soddisfacente e Microsoft decise quindi di abbandonare HP rivolgendosi ad altri produttori; HP, prendendo atto della scelta di Microsoft di non rendere l'interfaccia di Windows 7 più adatta per i tablet, scelse invece di abbandonare Microsoft sul versante tablet investendo 1,2 miliardi di dollari nell'acquisizione di Palm e del suo sistema operativo WebOS ma allo stesso lanciò, a causa della inaspettata domanda nata a seguito della presentazione al CES, anche lo Slate PC con Windows 7.
Microsoft scelse quindi Asus per il suo tablet basato su Windows e la compagnia di Taiwan, a seguito della collaborazione, creò e portò sui mercati di tutto il mondo l'Asus Slate EP121 e lo Slate B121. Le relazioni tra Microsoft e produttori non furono però felici - erano presenti fortissime divergenze di opinioni relativamente al design e al prezzo finale del prodotto, che i produttori pretendevano di tenere alto non confidando nel largo successo. In gnerale, Microsoft era ben lontana dall'essere felice.
A seguito di due anni di sforzi estremamente intesi nessun produttore era riuscito a creare qualcosa di soddisfacente e veramente vincente - il rapporto tra Microsoft ed i produttori si era ormai incrinato in modo profondo e, di fatto, Microsoft aveva perso la fiducia nelle capacità dei produttori. Nel frattempo Apple, con l'iPad che vendeva milioni di dispositivi ogni mese, aveva anche dimostrato una cosa: quando hardware e software sono progettati insieme si possono ottenere risultati superiori. Microsoft decise quindi di dedicarsi alla produzione di un suo dispositivo - e così nacque Surface, il Tablet PC presentato la scorsa settimana che potrebbe creare molti problemi a molti produttori e che per questo è fortemente temuto da alcuni . Un tablet che forse non sarebbe mai nato se HP avesse aggiornato il tc1100 anziché progettare un nuovo modello da zero.
Basato su un articolo del The New York Times - per leggere l'articolo può essere necessaria una registrazione gratuita.
Secondo un articolo pubblicato sul New York Times (collegamento in fondo all'articolo), nel momento in cui, tre anni fa, divenne chiaro che Apple si stava preparando a lanciare sul mercato i suoi iPad, la Microsoft iniziò ad osservare in modo dettagliato la casa californiana cercando di identificare le sue strategie di commercializzazione ma anche - e soprattutto - di produzione. I dirigenti Microsoft rimasero stupiti - ma forse sarebbe meglio dire meravigliati e sconvolti - dalla cura con cui Apple stava producendo il suo nuovo dispositivo. Ma soprattutto i dirigenti Microsoft rimasero meravigliati da come Apple fosse pronta a scommettere sul successo del suo nuovo Tablet Computer. Mesi prima della presentazione e del lancio ufficiale, la casa della Mela Morsicata acquistò enormi quantità di alluminio da miniere australiane per essere certa di non restare a corto del materiale per la scocca; mesi prima organizzò - nel completo silenzio e segreto - una catena di forniture e di produzione che potesse garantire una produzione costante di diversi milioni di iPad al mese per molti mesi.
I dirigenti Microsoft rimasero sconvolti in quanto, pur lavorando da decenni a strettissimo contatto con i grandi marchi, osservavano qualcosa di mai visto prima - un produttore che, ancor prima di avere un feedback dal mercato, credeva veramente nella qualità e nel successo dei prodotti che stava producendo.
Nel momento in cui Apple lanciava il suo iPad, Microsoft non era vergine nel campo dei Tablet - al contrario. La piattaforma Tablet PC era stata presentata nel lontano 2001 ma, nonostante la buona diffusione in settori particolari, si era mostrata come un mezzo fallimento, riuscendo a raggiungere una cifra di appena il cinque percento del mercato PC. Mai presentati al grosso pubblico, mai commercializzati nei negozi, prodotti in piccole quantità e dotati di prezzi gonfiati, i Tablet PC di base Microsoft non avevano avuto successo per molti motivi ma principalmente per l'incapacità dei produttori di scommettere su questi dispositivi, che restavano disponibili solo attraverso canali riservati alle persone che, per una penna e mobilità superiore, erano disposti a spendere più di duemila euro.
Osservando la cura che Apple riponeva nei suoi Tablet Computer, Microsoft iniziò a rendersi conto che nessun produttore avrebbe mai provato a competere in modo serio: il mercato dei PC è estremamente particolare e, di fatto, compromesso da Intel e Microsoft che, da monopoliste ufficiose, si possono permettere di far pagare pesanti conti alle società produttrici che, per restare sul mercato e produrre dispositivi economici, devono risparmiare sul versante della progettazione e della qualità, evitando allo stesso tempo prodotti rischiosi e innovativi che, se privi di successo, potrebbero compromettere la stabilità economica dell'azienda. In questa situazione, nessun produttore avrebbe mai creato un tablet vincente su base Windows di sua spontanea iniziativa (esattamente come nessun produttore avrebbe creato alternative serie al MacBook Air se Intel non avesse spinto con forza estrema il concetto di Ultrabook).
Microsoft decise quindi di agire. La prima mossa fu di fornire consulenza, supporto tecnico e sostegno pubblicitario a produttori selezionati. La prima casa produttrice ad essere coinvolta fu Hewlett-Packard, la principale produttrice di PC al mondo, ed il risultato fu il prototipo presentato da Steven Ballmer il sei gennaio 2010 al CES di Las Vegas, pochi giorni prima del lancio dell'Apple iPad.
Nonostante le buone premesse, però, più si avanzava nello sviluppo, più il nuovo Tablet PC - che sarebbe, dopo immense tribolazioni, poi diventato l'HP Slate 500 - si dimostrava insufficiente e lontano dalle aspettative Microsoft. I primi prototipi sembravano esaltanti ma quando HP si mise a riempire la scocca con i componenti iniziarono i problemi ed il prodotto, piano piano, si trasformò in qualcosa di troppo alto, dotato di un processore lento e caldo, con un digitalizzatore incapace di offrire una esperienza utente anche solo lontanamente vicina al soddisfacente.
Come già rivelato da dirigenti Asus l'anno scorso, HP si era quindi dimostrata incapace di creare un Tablet PC soddisfacente e Microsoft decise quindi di abbandonare HP rivolgendosi ad altri produttori; HP, prendendo atto della scelta di Microsoft di non rendere l'interfaccia di Windows 7 più adatta per i tablet, scelse invece di abbandonare Microsoft sul versante tablet investendo 1,2 miliardi di dollari nell'acquisizione di Palm e del suo sistema operativo WebOS ma allo stesso lanciò, a causa della inaspettata domanda nata a seguito della presentazione al CES, anche lo Slate PC con Windows 7.
Microsoft scelse quindi Asus per il suo tablet basato su Windows e la compagnia di Taiwan, a seguito della collaborazione, creò e portò sui mercati di tutto il mondo l'Asus Slate EP121 e lo Slate B121. Le relazioni tra Microsoft e produttori non furono però felici - erano presenti fortissime divergenze di opinioni relativamente al design e al prezzo finale del prodotto, che i produttori pretendevano di tenere alto non confidando nel largo successo. In gnerale, Microsoft era ben lontana dall'essere felice.
A seguito di due anni di sforzi estremamente intesi nessun produttore era riuscito a creare qualcosa di soddisfacente e veramente vincente - il rapporto tra Microsoft ed i produttori si era ormai incrinato in modo profondo e, di fatto, Microsoft aveva perso la fiducia nelle capacità dei produttori. Nel frattempo Apple, con l'iPad che vendeva milioni di dispositivi ogni mese, aveva anche dimostrato una cosa: quando hardware e software sono progettati insieme si possono ottenere risultati superiori. Microsoft decise quindi di dedicarsi alla produzione di un suo dispositivo - e così nacque Surface, il Tablet PC presentato la scorsa settimana che potrebbe creare molti problemi a molti produttori e che per questo è fortemente temuto da alcuni . Un tablet che forse non sarebbe mai nato se HP avesse aggiornato il tc1100 anziché progettare un nuovo modello da zero.
Basato su un articolo del The New York Times - per leggere l'articolo può essere necessaria una registrazione gratuita.
quindi quelli di microsoft si sono dovuti rimboccare le mani... eppure sia quello rt che quello pro non mi impressionano affatto.
RispondiEliminada questo racconto quello che emerge è che Apple ha una politica decisamente migliore rispetto alle altre aziende.
Sì Ok, ma non è che il surface col digitizer arrivi con un prezzo basso se le indiscrezioni si rivelerano corrette...
RispondiEliminaIl Surface con il digitizer a detta di Microsoft dovrebbe concorrere contro gli ultrabook e quindi su una fascia di prezzo tra 700 e 800 euro. La versione RT invece dovrebbe contrastare lo strapotere dell'iPad e quindi prsentarsi con un prezzo simile (500-600 euro)
RispondiEliminaSecondo me, come poi ho anche scritto sul mio blog ( http://www.just-the-reverse.com/evoluzione-apple-microsoft-windows-google/ ), Apple non appena il mercato si mosse dal Desktop al Pocket PC, iniziò ad effettuare una vasta opera di mobilitazione, al fine di modificare la propria value chain. Il nuovo verbo era internalizzare tutto quello che era stato dato in spin off nei decenni precedenti e trasformando radicalmente il suo DNA di ODM. Prima ha internalizzato sales and distribution, con gli apple store, poi i servizi con Genius Bar, poi è passata al component design e infine al R&D con LiquidMetal. Quella è la direzione che stanno cercando di intraprendere anche altri come Microsoft e Google (la quale quando spiegherà che intende farsene di Motorola, avremo un altro tassello da mettere nel mosaico). Li è stata la grandezza di Apple, oltre naturalmente, come hai giustamente scritto, nel presentare veramente prodotti all'avanguardia.
RispondiElimina