Tablet PC, d’accordo, ma per fare cosa? Apologia dell’HP tm2 e “j’accuse” al Fujitsu Q550

Perché una persona dovrebbe prendere un Tablet PC? Michele M., possessore di HP tm2 e vincitore di Q550 con il progetto Fujitsu LIFEBOOK4Life, parla delle sue esperienze mettendo a confronto i due Tablet PC.

Il testo che segue è di Michele M, che gentilmente mi ha inviato le sue considerazioni.

Da soddisfatto possessore di un HP tm2-2000el, il primo dei due modelli dedicati dal produttore USA al mercato italiano, é stata una fantastica sorpresa l’essere stato selezionato all’interno del progetto LIFEBOOK4Life come uno dei fortunati vincitori di un Fujitsu Q550. E’ stata altrettanto grande la mia sorpresa, peró, nell’utilizzarlo giornalmente ed effettuare dei ragionevoli paragoni con il convertibile HP; paragoni che sono addirittura sfociati nel pensiero, sofferto e non ancora definitivo, di mettere giá in vendita il Q550.

Prima di entrare nei particolari, credo sia doveroso spendere poche parole su di me: in particolare su cosa faccio nella vita, il che influenza cosa voglio dal mio dispositivo portatile. Andando subito al sodo, lavoro come ricercatore in un’universitá tecnica in Scandinavia e il mio ruolo (unito alle floride finanze dell’universitá in questione) mi richiede, oltre al tradizionale lavoro di ricerca, due cose: insegnare e passare gran parte del mio tempo in giro per il Mondo per conferenze, corsi, collaborazioni presso aziende ed universitá. Quindi, per tornare sul pezzo, le mie necessitá sono un’elevata portabilitá, un digitalizzatore attivo (la sua potenzialitá in campo educativo sono pressoché infinite) e una potenza di calcolo sufficiente ad utilizzare alcuni semplici programmi di simulazione, sottointendendo l’uso della suite Office e navigazione web giornaliera. Ecco spiegata, quindi, la mia eccitazione quando ho saputo di essere diventato un inconsapevole possessore di un Fujitsu Q550: quanto a portabilitá, é quanto di meglio si possa chiedere ad un Tablet PC (insieme a pochi altri prodotti), ha un digitalizzatore attivo N-Trig e con il “nuovo” processore Z690 mi aspettavo garantisse la necessaria potenza di calcolo.

Come anticipato, peró, l’eccitazione ha lasciato il posto a scoramento, delusione e talvolta addirittura frustrazione dopo poche settimane di uso del Q550 come unico dispositivo portatile personale. Ma andiamo con ordine. Nulla da dire sulla portabilitá: piccolo, leggero, batteria estraibile, netta sensazione di soliditá, eccellente connettivitá (il modello in questione é dotato anche di modulo GOBI), ma dal mio modesto punto di vista, i vantaggi rispetto al tm2 finiscono qui. In primis, mi devo aggiungere alla schiera dei sostenitori dei digitalizzatori Wacom. Sia chiaro: non ho mai avuto alcuna esperienza di “tocchi fantasma” né di problematiche davvero rilevanti, peró il comfort di scrittura tra i due digitalizzatori, per la mia esperienza, é senza paragoni. Non capita di rado (anche ora che sto scrivendo a mano, per esempio) di dover ripassare alcuni tratti che sono stati persi dal digitalizzatore e questo é estremamente fastidioso quando si scrive in velocitá, come quando si prendono appunti, ma soprattutto considerando che mai avevo risentito di tali problematiche con l’HP, pur usando i medesimi applicativi e scrivendo allo stesso modo e della stessa dimensione. Inoltre il tratto appare generalmente “tremolante”, lontano dalla resa del digitalizzatore Wacom equipaggiato sul mio tm2. Infine, l’esperienza touch stessa, intesa con le dita, risulta problematica dal momento che, anche dopo ripetute calibrazioni, é davvero difficile andare ad acchiappare i pixel in prossimitá della cornice nonché disporre della precisione necessaria per cliccare piccoli pulsanti come le “x” di uscita da alcuni fastidiosi pop-up.

Benché la scrittura a mano sia la ragione principe per la quale, parere personale, una persona dovrebbe indirizzarsi verso un Tablet PC, quelli appena elencati non sono i problemi principali che ho riscontrato. La vera tragedia, infatti, risiede nelle prestazioni del Q550. Pur vantando 2 GB di RAM, il giá citato processore Z690 e un hard disk allo stato solido, le prestazioni complessive sono di poco superiori a quelle dei comuni netbook che si possono trovare nei negozi di elettronica a prezzi ridicoli se paragonati a quello del Q550. Senza andare nei particolari di cosa sia successo quando ho provato ad avviare qualche simulazione, anche il solo streaming contemporaneo di piú di un filmato su youtube, oppure l’apertura simultanea di piú di un applicativo Office (per me é assolutamente naturale avere contemporaneamente aperti almeno due tra Excel, Word, PowerPoint and OneNote) rende il dispositivo estremamente poco reattivo. Perfino l’apertura e lo scorrimento di file pdf di dimensioni ragguardevoli (il pane quotidiano, per chi lavora nella ricerca) risulta problematico se ci sono altri applicativi attivi allo stesso momento. Vi lascio immaginare i tempi di risposta del digitalizzatore, in queste condizioni, ma la sensazione generale é quella di scarsissime prestazioni che, quando portate al “limite” (le virgolette sono d’obbligo), vanno anche ad inficiare un altro grande pregio del Q550 che non avevo citato precedentemente, cioé la lunga durata della batteria.

Non volendomi dilungare oltre, vorrei spendere poche parole di conclusione che suonano piú come una riflessione originata da questa seconda esperienza con un Tablet PC. Comincio con una domanda: Perché una persona dovrebbe orientarsi verso un Tablet PC, rispetto ad un Tablet Computer, generalmente piú economico? La mia risposta risiede nell’utilizzo che si vuole fare del dispositivo: se lo schermo touch piú che una necessitá é uno sfizio e si intende usare il dispositivo per navigare su internet, giocare e poco altro, allora suggerisco di orientarsi su un Tablet Computer. Ma se le necessitá sono altre, siamo davvero certi che un Tablet PC possa fare al caso nostro? La mia risposta é NO. O meglio: dipende.



Da parte mia, l’HP tm2, pur nella sua relativa pesantezza, é stato, é e presumo sará in grado di svolgere tutte le funzioni “professionali” che mi aspetto, comprese simulazioni piuttosto complesse (con tempi di calcolo piuttosto lunghi, ovviamente), nonché mi permette di scrivere fluentemente a mano anche mentre altri programmi sono attivi; insomma, é un’evoluzione di un computer portatile a cui nulla invidia e a cui anzi aggiunge caratteristiche che per alcune persone (me compreso) risultano molto rilevanti.

Il Fujistu Q550, invece, a fronte di un’estetica di tutto rispetto e una protabilitá eccellente, scade in quello che dovrebbe segnare la differenza con I Tablet Computer: l’uso. Se non sono in grado di caricare fluentemente due video, oppure di avere attivi contemporaneamente due applicativi Office, allora quello che ho in mano é un lontano parente dei computer portatili: depotenziato quanto basta per poter offrire un prodotto compatto e super-portatile che peró perde quelle caratteristiche per cui una persona sente la necessitá di disporre di un computer portatile.