Studiare con un Tablet PC è qualcosa di diverso. Un Tablet PC permette di non avere quaderni, di avere sotto mano tutti gli appunti di tutte le materie e di tutti gli anni passati, donando la possibilità di poter collegare questi appunti tra di loro, unendo i vari corsi e rendendo la disciplina studiata non tanti piccoli esami ma un unico universo razionale.
Studiare con un Tablet PC vuol dire potersi scambiare gli appunti tra compagni con una semplice chiavetta USB al termine della lezione, significa avere un’intera biblioteca a portata di penna, una biblioteca dotata di infinte copie dello stesso volume che si possono pasticciare ed annotare liberamente, senza preoccuparsi di come si riduce il testo perché c’è sempre una versione pulita disponibile ed il libro cartaceo perfetto nella propria libreria.
Insomma, studiare con il Tablet PC è qualcosa di diverso. Ma in un’Italia in cui i Tablet PC sono degli sconosciuti che non vengono venduti né mostrati nei negozi, quale è il Tablet PC perfetto per uno studente?
Cinque sono le cose che deve guardare uno studente acquistando un Tablet PC:
La prima cosa, la cosa più importante, è il tipo di digitalizzatore (digitizer, in inglese), ovvero la tecnologia che rende possibile lo scrivere sullo schermo. Se questo digitalizzatore, che è incorporato nello schermo, è di tipo passivo, ovvero è sensibile alla semplice pressione, prendere appunti a mano sullo schermo sarà possibile ma estremamente scomodo e difficile; non si riuscirà insomma a scrivere con la stessa velocità con la quale si scrive con la penna su carta. Se il digitalizzatore è invece attivo, come nel caso di quelli prodotti da Wacom e montati su moltissimi tablet o di quello prodotto da N-Trig presente sul Dell Latitude XT, lo schermo sarà un vero e proprio pezzo di carta, che potrete pasticciare ed annotare a vostro piacimento con una velocità pari a quella di una normale penna a sfera su carta reale, ed una qualità pari a superiore. Uno studente dovrebbe scegliere solo Tablet PC con digitalizzatori attivi.
La seconda cosa che bisogna guardare è la dimensione dello schermo, che non deve avere diagonale inferiore ai 10 pollici o prendere appunti sarà reso difficile dalla mancanza di spazio. La dimensione dello schermo va guardata ma la scelta è semplificata dal fatto che esistono solo pochissimi Tablet PC con digitalizzatore attivo e schermo di dimensioni inferiori ai 10 pollici. Uno studente non può pensare di prendere appunti a mano libera su un UMPC o su un Tablet PC troppo piccolo.
La terza cosa che va guardata in un Tablet PC è il peso, in quanto la comodità di un Tablet PC risiede anche nella sua estrema portabilità. Prendere appunti o leggere dallo schermo in piedi o con il tablet appoggiato sulle gambe può succedere, specialmente durante i laboratori, gli esperimenti, le presentazioni o gli spostamenti; in questi casi un Tablet PC del peso superiore ai due chili si sente molto in mano e provoca moltissimo affaticamento. Inoltre va considerato il peso se lo studente, da bravo studente universitario, è uno studente pendolare: avere un dispositivo di peso superiore ai due chili si sente sulle spalle, in particolar modo se bisogna portare anche l’alimentatore e una seconda batteria. Uno studente che non possiede le braccia di Rambo dovrebbe considerare solo Tablet PC con peso inferiore ai due chili.
La quarta cosa da tener conto nella ricerca del Tablet PC ad uso studentesco-universitario è l’autonomia. Spessissimo uno studente deve seguire sei o più ore di lezione al giorno: se si vuole prendere appunti con un Tablet PC dotato di scarsa autonomia si dovrà spesso stare vicino alle prese elettriche, che in un’aula universitaria sono generalmente disposte nei punti più scomodi. Essere costretti ad attaccare la spina alla cattedra del docente può non essere una cosa simpatica, così come essere costretti a finire in ultimissima fila o lontano dal gruppo di amici e compagni abituali.
Una buona autonomia è molto comoda in particolare per i pendolari, che hanno la possibilità di usare il proprio Tablet PC in treno all’andata e al ritorno senza doversi porre problemi. Uno studente non dovrebbe cercare un Tablet PC con autonomia inferiore alle quattro ore reali (ovvero circa il settanta percento di quello ammesso dal produttore); in caso di problemi l’acquisto di una seconda batteria può essere una scelta molto utile in quanto permette di passare una intera giornata senza mai ricaricare.
La quinta ed ultima cosa che va guardata in un Tablet PC è lo spessore. Dato che un Tablet PC in mano ad uno studente è uno strumento che accoglierà centinaia di ore di annotazioni a mano, questo deve essere il più comodo possibile: scrivere su qualcosa che si alza tre centimetri o più dal banco può essere scomodo, in particolar modo quando si scrive sui bordi dello schermo. Generalmente minore è lo spessore meglio si scrive; va detto però che in questo fattore l’abitudine gioca un ruolo fondamentale e che se una persona si abitua a scrivere su un Tablet PC non avrà problemi. Uno studente dovrebbe comunque cercare un Tablet PC il più sottile possibile.
Oltre a queste cinque esistono un sacco di altre cose, ma sono cose minori che possono essere utili sono per studi particolari. Una scheda grafica potente non serve a nulla ad uno studente di psicologia se non vuole giocare durante le lezioni; un processore potente non ha senso per uno studente che utilizzerà solo Microsoft Office. Le cinque caratteristiche elencate sopra sono però le linee guida essenziali che devono essere alla base della ricerca e dell’acquisto di un Tablet PC destinato ad uno studente universitario.
Studiare con un Tablet PC vuol dire potersi scambiare gli appunti tra compagni con una semplice chiavetta USB al termine della lezione, significa avere un’intera biblioteca a portata di penna, una biblioteca dotata di infinte copie dello stesso volume che si possono pasticciare ed annotare liberamente, senza preoccuparsi di come si riduce il testo perché c’è sempre una versione pulita disponibile ed il libro cartaceo perfetto nella propria libreria.
Insomma, studiare con il Tablet PC è qualcosa di diverso. Ma in un’Italia in cui i Tablet PC sono degli sconosciuti che non vengono venduti né mostrati nei negozi, quale è il Tablet PC perfetto per uno studente?
Cinque sono le cose che deve guardare uno studente acquistando un Tablet PC:
La prima cosa, la cosa più importante, è il tipo di digitalizzatore (digitizer, in inglese), ovvero la tecnologia che rende possibile lo scrivere sullo schermo. Se questo digitalizzatore, che è incorporato nello schermo, è di tipo passivo, ovvero è sensibile alla semplice pressione, prendere appunti a mano sullo schermo sarà possibile ma estremamente scomodo e difficile; non si riuscirà insomma a scrivere con la stessa velocità con la quale si scrive con la penna su carta. Se il digitalizzatore è invece attivo, come nel caso di quelli prodotti da Wacom e montati su moltissimi tablet o di quello prodotto da N-Trig presente sul Dell Latitude XT, lo schermo sarà un vero e proprio pezzo di carta, che potrete pasticciare ed annotare a vostro piacimento con una velocità pari a quella di una normale penna a sfera su carta reale, ed una qualità pari a superiore. Uno studente dovrebbe scegliere solo Tablet PC con digitalizzatori attivi.
La seconda cosa che bisogna guardare è la dimensione dello schermo, che non deve avere diagonale inferiore ai 10 pollici o prendere appunti sarà reso difficile dalla mancanza di spazio. La dimensione dello schermo va guardata ma la scelta è semplificata dal fatto che esistono solo pochissimi Tablet PC con digitalizzatore attivo e schermo di dimensioni inferiori ai 10 pollici. Uno studente non può pensare di prendere appunti a mano libera su un UMPC o su un Tablet PC troppo piccolo.
La terza cosa che va guardata in un Tablet PC è il peso, in quanto la comodità di un Tablet PC risiede anche nella sua estrema portabilità. Prendere appunti o leggere dallo schermo in piedi o con il tablet appoggiato sulle gambe può succedere, specialmente durante i laboratori, gli esperimenti, le presentazioni o gli spostamenti; in questi casi un Tablet PC del peso superiore ai due chili si sente molto in mano e provoca moltissimo affaticamento. Inoltre va considerato il peso se lo studente, da bravo studente universitario, è uno studente pendolare: avere un dispositivo di peso superiore ai due chili si sente sulle spalle, in particolar modo se bisogna portare anche l’alimentatore e una seconda batteria. Uno studente che non possiede le braccia di Rambo dovrebbe considerare solo Tablet PC con peso inferiore ai due chili.
La quarta cosa da tener conto nella ricerca del Tablet PC ad uso studentesco-universitario è l’autonomia. Spessissimo uno studente deve seguire sei o più ore di lezione al giorno: se si vuole prendere appunti con un Tablet PC dotato di scarsa autonomia si dovrà spesso stare vicino alle prese elettriche, che in un’aula universitaria sono generalmente disposte nei punti più scomodi. Essere costretti ad attaccare la spina alla cattedra del docente può non essere una cosa simpatica, così come essere costretti a finire in ultimissima fila o lontano dal gruppo di amici e compagni abituali.
Una buona autonomia è molto comoda in particolare per i pendolari, che hanno la possibilità di usare il proprio Tablet PC in treno all’andata e al ritorno senza doversi porre problemi. Uno studente non dovrebbe cercare un Tablet PC con autonomia inferiore alle quattro ore reali (ovvero circa il settanta percento di quello ammesso dal produttore); in caso di problemi l’acquisto di una seconda batteria può essere una scelta molto utile in quanto permette di passare una intera giornata senza mai ricaricare.
La quinta ed ultima cosa che va guardata in un Tablet PC è lo spessore. Dato che un Tablet PC in mano ad uno studente è uno strumento che accoglierà centinaia di ore di annotazioni a mano, questo deve essere il più comodo possibile: scrivere su qualcosa che si alza tre centimetri o più dal banco può essere scomodo, in particolar modo quando si scrive sui bordi dello schermo. Generalmente minore è lo spessore meglio si scrive; va detto però che in questo fattore l’abitudine gioca un ruolo fondamentale e che se una persona si abitua a scrivere su un Tablet PC non avrà problemi. Uno studente dovrebbe comunque cercare un Tablet PC il più sottile possibile.
Oltre a queste cinque esistono un sacco di altre cose, ma sono cose minori che possono essere utili sono per studi particolari. Una scheda grafica potente non serve a nulla ad uno studente di psicologia se non vuole giocare durante le lezioni; un processore potente non ha senso per uno studente che utilizzerà solo Microsoft Office. Le cinque caratteristiche elencate sopra sono però le linee guida essenziali che devono essere alla base della ricerca e dell’acquisto di un Tablet PC destinato ad uno studente universitario.
ottimi consigli , anche in ho un tablet e le cose che hai elencato sono i requisti fondamentali per un buon tablet , anche se sinceramente quale un tablet con autonomia reale 4 ore ?
RispondiEliminaquanto hai ragione custode.. se solo la gente capisse, anziche comprarsi quei cacchio di pc con la mela mozzicata...
RispondiEliminabeh nn è così impossibile:io ad esempio arrivo a 4 ore con il fujitsu t4220 (che nn ha un processore a basso voltaggio tipo dell o lenovo o hp2710p) staccando wifi, modalità vista risparmio energia, chiudendo tutti i programmi inutili e diminuendo la luminosità dello schermo.
RispondiEliminaquindi un tablet con processore a basso voltaggio di ultima generazione e prendendo tali accorgimenti può tranquillamente superare quella durata..
tra l'altro vista l'uscita dell'hp2730p i prezzi dell'hp2710p (ottimo in quanto a durata batterie e portabilità) sono scesi vertiginosamente nonostante sia ancora assolutamente attuale arrivando, nuovo,ad un minimo di 1160 euro su fotodigit.com (tra l'altro ho già acquistato e sono molto professionali).
Sono tantissimi i Tablet PC con autonomia di almeno 4 ore... Tutti i Fujitsu-Siemens, tutti gli HP professionali (tc1100, tc4200, tc4400, 2710p e 2730p), molti Toshiba...
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