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sabato 2 febbraio 2013

HP EliteBook Revolve: prime impressioni (recensione introduttiva)

All'evento di presentazione milanese dei nuovi Tablet PC HP abbiamo avuto modo di vedere in modo approfondito il prototipo dell'HP EliteBook Revolve, il Tablet PC convertibile che sostituirà a fine marzo il 2760p chiudendo la serie EliteBook 2700, nata nel 2006.

Allo spazio Edra di Milano HP Italia presenta la nuova struttura aziendale italiana ed internazionale, ma anche i nuovi prodotti con cui la nuova dirigenza vuole mettersi in mostra. Ospite d'onore è quindi il nuovo HP EliteBook Revolve 810, che arriverà in Italia a marzo sostituendo l'ormai datato EliteBook 2760p.

INTRODUZIONE

Già presentato a dicembre (HP EliteBook Revolve 810, con il nuovo convertibile HP abbandona completamente Wacom) l'HP EliteBook Revolve 810 (nome ufficiale, anche se sul prototipo c'è scritto "Swivel 910") si presenta come una macchina interessante sotto molti punti di vista: è un convertibile a rotazione e quindi un esemplare di una razza sempre meno diffusa (nonostante sia concettualmente superiore alle attuali alternative); è un dispositivo decisamente sottile e leggero, dotato di specifiche pseudoUltrabook; è dotato di una batteria sostituibile; offre processori Intel Core i3/i5/i7 in uno scenario sempre più dominato da Atom; ha uno schermo opaco con una ottima retroilluminazione (400 candele) che offre una perfetta visibilità in esterni.



Queste eccellenze si affiancano però a un gran numero di scelte che rendono molto perplessi: lo schermo è da soli 11,6 pollici in un pessimo formato 16:9 reso ancora più pessimo dall'oscena risoluzione 1366x768; il digitalizzatore è uno sconosciuto Atmel, di cui non si riesce ancora a comprendere l'effettiva bontà; la penna non sarà inserita nella scatola ma verrà fornita solo come accessorio opzionale.



Le porte fisiche sono limitate in numero e l'unica uscita video è la DisplayPort, una delle interfacce video meno diffuse (e infatti la prima volta che questa porta compare su un Tablet PC); i lettori di schede SD e SIM accettano solo schede in formato "micro"; la batteria (44 Wh, 11,1 V) è sostituibile ma si rimuove con qualche difficoltà.



Rispetto ai vecchi EliteBook mancano accessori importanti come la stazione di ancoraggio portatile e la batteria ultrasottile; non è presente l'alloggiamento della penna e manca il lettore di impronte digitali e quello di Smart Card. I puristi, inoltre, noteranno che viene a mancare la rotellina laterale che caratterizzava i Tablet PC professionali di HP fin dal Compaq tc1000 del 2002.



Tutti questi pregi e svantaggi si mischiano in un prodotto molto interessante che tuttavia non sembra essere capace di eguagliare dal punto di vista funzionale la vecchia generazione di Tablet PC.



IMPRESSIONI SUL PROTOTIPO

Il nuovo HP EliteBook Revolve è un Tablet PC in cui l'estetica risulta particolarmente curata e in cui è evidente il tentativo di avvicinarsi a mercato BYOD - purtroppo questo sembra talvolta avvenire a scapito delle funzionalità e dell'usabilità.



La scocca e quasi interamente in lega di magnesio, come del resto normale per gli EliteBook convertibili fin dal 2006, e l'assemblaggio sembra molto curato; in termini generali questo nuovo convertibile sembra prodotto con materiali eccellenti anche se il prototipo presente all'evento milanese mostrava evidenti segni di usura - si trattava probabilmente di un'unità che negli ultimi mesi è stata utilizzata in modo molto intenso ma un simile degrado estetico ha riportato alla mente i problemi del EliteBook 2760p che, nonostante le specifiche di resistenza militare, non sembra essere capace di resistere fisicamente ad un uso moderato ed attento (nell'EliteBook 2760p graffi, piedini che saltano e piccole crepe sono cose normali, anche se non influenzano le funzionalità).



L'estetica riprende quella dei vecchi convertibili della casa americana, con la parte superiore argentata ed il fondo nero; il logo HP è incastonato sul retro dello schermo e, a differenza del 2760p, non è affiancato al logo EliteBook; la tastiera diventa (purtroppo) a isola (con anche i tasti freccia che vengono compressi in uno spazio ridotto) mentre il touchpad perde i pulsanti fisici - scompare anche il trackstick interno alla tastiera.



Lo schermo risulta più piccolo della scocca inferiore, motivo per cui la "penisola" che caratterizzava i vecchi EliteBook svanisce in favore di una estetica più simile a quella dei convertibili Lenovo e Fujitsu. Scompaiono completamente anche tasti funzione (ESC, rotazione) che vengono ridotti a quelli essenziali indicati dalle specifiche Microsoft per i dispositivi Windows 8; questi tasti risultano inoltre piccoli e di utilizzo non immediato. Scompare anche il gancio che tiene fisso lo schermo del 2760p; questo tuttavia non risulta essere più necessario in quanto lo schermo si mantiene saldamente in posizione anche senza ganci fisici o magnetici.



Tutte le porte sono posizionate posteriormente - il che potrebbe non risultare particolarmente comodo soprattutto nell'uso a scrivania, ma risulta poco piacevole anche nell'uso convertito nel momento in cui la mano che regge il Tablet PC si ritrova a nascondere le porte.



La connettività cablata risulta aumentabile grazie ad una stazione di ancoraggio che viene condivisa con i recenti Ultrabook di HP: questo accessorio, che si aggancia con un connettore laterale, offre quattro porte USB, due jack audio, uscita video VGA e, ancora una volta, l'uscita video Display Port in sostituzione della molto più comune HDMI.



Lo schermo, lucido nel prototipo ma opaco nella versione definitiva, è, senza usare mezzi termini, piccolo. Il pannello, per dimensioni e digitalizzatore, è lo stesso montato sul Tablet PC non professionale HP Envy x2; anche la risoluzione (1366x768) è la medesima. I bordi sono relativamente grandi, simili a quelli dell'EliteBook 2760p, e avrebbero potuto ospitare forse un pannello leggermente più grosso; il bordo inferiore, dove è presente il tasto Windows, risulta in particolare estremamente largo e la sua larghezza è amplificata in modalità convertita dalla scocca inferiore che sporge. Senza alcun dubbio su questa macchina si sarebbe potuto inserire un pannello da 12 pollici in formato 16:10 migliorando in questo modo l'usabilità in orientamento verticale ma anche l'usabilità generale.



Tutto questo si affianca ad una sensazione in mano piacevole, veramente piacevole, estremamente piacevole: l'HP EliteBook Revolve è spesso quanto la sola scocca inferiore del 2760p (22 mm) ed appare decisamente e piacevolissimamente leggero (1380 grammi).

PRIME CONCLUSIONI

Il prototipo dell'HP EliteBook Revolve 810 che abbiamo avuto modo di prendere in mano durante l'evento milanese di giovedì si è dimostrato un dispositivo interessante ma non capace di emozionare quando affiancato al 2760p su cui è stato scritto questo articolo.



Spessore e peso parte il nuovo convertibile di HP non sembra infatti in grado di reggere completamente il confronto con il vecchio modello, anche se appare superiore in alcune cose (connettività senza fili su tutto). Sicuramente molto più orientato alla mobilità (sarà però necessario valutare attentamente l'autonomia reale) anche grazie ad uno schermo che, finalmente, dovrebbe offrire all'utente una usabilità completa in esterni, l'HP EliteBook Revolve non riesce a donare l'impressione di essere una macchina completa e chi ha usa gli attuali Tablet PC di HP potrebbe sentire la forte mancanza di alcune funzionalità, prime tra tutte quelle di penna (che diventano, di fatto, opzionali) e di sicurezza (senza lettore di impronte digitale e Smart Card, il Revolve potrebbe non trovare più spazio in ambienti aziendali che obbligano i dipendenti a password complesse). Le aziende gradiranno però il pieno supporto a Windows 7.

Proprio le funzionalità di inchiostro digitale restano il grosso mistero del digitalizzatore Atmel, che nessuno è ancora riuscito a vedere in funzione. L'HP EliteBook Revolve presente all'evento milanese era un prototipo privo di driverdefinitivi, per cui non è stato possibile in alcun modo valutare la bontà di questa tecnologia o comprendere perché HP abbia scelto di preferirla a Wacom.

In breve, le prime impressioni su questa macchina risultano in gran parte poco positive, in particolare in un confronto diretto tra generazioni. Il prototipo che abbiamo modo di vedere era però un prototipo molto precoce, per cui per esprimere una opinione completa e basata su fatti reali sarà necessario attendere marzo, quando il Revolve arriverà sul mercato in versione definitiva e quando le nuove penne HP Executive Tablet Pen saranno state valutate sugli HP Envy x2 e sugli HP ElitePad 900 con cui il Revolve condivide il digitalizzatore.

Articolo di Tablet PC Italia.

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