Samsung Serie 9, un Ultrabook (quasi) capace di far dimenticare un Tablet PC Wacom

È successa una cosa che mai avrei creduto: mi sono innamorato di un Ultrabook. Poi ho acceso il mio Tablet PC HP EliteBook 2760p e l'amore è svanito - ma resta presente una fortissima cotta.

Ieri sera ho partecipato ad un evento Intel a Milano nella speranza di vedere uno degli Ultrabook ibridi con schermo touch presentati al Computex di Taipei due settimane fa. Non ho trovato alcun tablet - era presente solo un reference design utilizzato dal personale Intel per la presentazione, collegato in video mediante WiDi, ma si trattava di un dispositivo non convertibile - ma alla fine di tutto sono uscito dal Jazz Cafè, nella centralissima quanto fighettissima arena milanese di Corso Sempione, con in mano un Ultrabook Samsung Serie 9 da 13 pollici e 1300 euro che ho avuto l'incredibile fortuna di vincere.

Ultrabook Serie 9 e UMPC Q1 Originale

Come ben sa chi segue il Tablet PC Italico, non ho mai avuto particolare stima degli Ultrabook - in generale li ho sempre considerati volgari cloni del MacBook Air, esercizi di stile, risposte a domande mai espresse da nessuno o, in un'ottica da persona che con il Personal Computer ci lavora in mobilità estrema ormai da troppo tempo, enormi occasioni mancate. Enormi occasioni mancate in quanto, fatti convertibili e dotati di digitalizzatore Wacom, sarebbero potuti diventare, anche senza l'idolatrato Windows 8 che è ben lontano dall'essere il sistema operativo perfetto per i tablet, i PC portatili perfetti.

Non sarei sincero se non dicessi che, all'incontro di ieri sera, sono andato fortemente prevenuto. Potendo però osservare nei dettagli i nuovi Ultrabook di seconda generazione, ovvero quelli dotati di processori Core di terza generazione (ma a novembre arriveranno gli Ultrabook di terza generazione che utilizzeranno questi processori e quindi le generazioni si affiancheranno semplificando lo scenario) ho però notato piacevoli cambiamenti e soprattutto innovazione vera. Anche se bisogna fare alcuni distinguo i nuovi Ultrabook sono, in buona parte, dispositivi che si allontanano dai MacBook Air cercando, e spesso riuscendo in modo pieno, ad essere dispositivi straordinari capaci non solo di stupire ma anche di stordire per la cura dei dettagli e nella funzionalità.



Il Samsung Serie 9 che ho vinto è uno di questi modelli capaci di stordire. Definirlo strepitoso è riduttivo: lo schermo da 13,3 pollici antiriflesso ad altissimo angolo di visuale e dotato di risoluzione 1600x900 è qualcosa di magnifico; lo spessore di appena 13 millimetri è ubriacante (questo Ultrabook non solo è più sottile del suo alimentatore ultracompatto ma anche più sottile del mio Tablet PC puro Fujitsu Stylistic Q550); il peso di appena 1,16 kg è incredibile su una macchina con questo schermo (il mio HP EliteBook 2760p ha una diagonale minore ma pesa quasi il doppio!); la velocità incredibile. Detto senza mezzi termini, il nuovo Samsung è qualcosa che esteticamente lascerebbe a bocca aperta un non vedente e che, preso in mano, mi ha fatto dubitare della mia fede verso i Tablet PC. Mentirei in modo spudorato se non dicessi di aver preso in seria considerazione l'idea di vendere l'HP EliteBook 2760p per restare con il Serie 9 ed il Q550.

Poi però, dopo due ore di treno in cui mi sono ubriacato di Ultrabook, sono tornato a casa ed ho acceso il mio HP EliteBook 2760p. E sullo schermo sono comparse le note prese a mano sullo schermo durante la mattinata di ieri quando, come psicologo tirocinante, lavoravo ad un progetto di tutela della famiglia - e l'idea di vendere l'EliteBook è morta davanti ad una semplice schermata. Certo, il 2760p è, confrontato con il Serie 9, pesante e grosso. Ma certe cose il Serie 9 se le sogna e, purtroppo, sono cose importanti.



Definire molti degli Ultrabook che ho visto ieri meno che dispositivi straordinari significa mentire; nonostante ciò questi PC restano, almeno parzialmente, occasioni perse. Un Samsung Serie 9 - o uno dei nuovi Fujitsu Lifebook - dotato di uno snodo rotante e di un digitalizzatore Wacom sarebbe qualcosa di così vicino alla perfezione da essere venerabile - anche lo schermo in 16:9 sarebbe perdonabile su un tablet simile, vista la diagonale non ridotta, la risoluzione e la luminosità. Ma il Samsung Serie 9 non è un Tablet PC convertibile e questo è qualcosa di veramente triste. Resta un dispositivo capace di far traballare - meglio sarebbe dire terremotare - la fede di una persona che con i Tablet PC ci vive in simbiosi da ben prima che Apple inventasse iPad e MacBook Air. Forse affiancato al Samsung XE700 "Serie 7 Slate" potrebbe essere perfetto: da un lato un dispositivo ultraportatile, potente, completo e tradizionale; dall'altro un dispositivo altrettanto ultraportatile e potente ma dotato di una penna Wacom - il tutto sincronizzato mediante SkyDrive. Spero di aver presto l'occasione di valutare questo scenario.