Copio qui sotto un messaggio di posta elettronica che ho ricevuto oggi, e che potrebbe aprire una interessante discussione:
Ciao, mi chiamo Mauro, ho 25 anni e sono un possessore dello stupendo quanto inutile Samsung Q1 Ultra. Dico inutile perchè mi piace fare un po' di polemica quando so benissimo che questo giocattolino come lo chiamano i miei professori all'università, mi ha veramente cambiato la vita.
Ci sarebbero da fare tante critiche alla Samsung, per come gestisce il suo sito internet, per dei problemi legali di programmi che non potevano installare sul Q1 Ultra, che noi abbiamo pagato ma che non possiamo utilizzare (parlo del navigatore satellitare), ma la critica più grossa va fatta alla Microsoft e a tutto il resto del mondo degli sviluppatori di sistemi operativi. Questi gioiellini, così come tutti i tablet, sono leoni in gabbia. Le loro potenzialità sono inespresse. E questo perchè si cerca di adattare loro ai vecchi sistemi operativi invece di disegnare qualcosa per loro. Conosco l'importanza della compatibilità con Windows, in un mercato di quasi monopolio, però l'interfaccia dei tablet deve essere diversa. Ancora di più quella degli UMPC. La più grande invenzione secondo me nel campo dell'informatica è stato il mouse, e il passare dall'immissione di testo ai comandi effettuati con semplici click. L'input con la penna deve portare lo stesso cambiamento che il mouse ha portato. Altrimenti sarebbe come inventare il mouse solo per cliccare sulla casella di testo dove inserire comandi dos. La pennina non ha click destro, ha un solo click, e il click prolungato è solo una stupida invenzione per cercare di mantenere la situazione attuale. La Microsoft o chi per lei, dovrebbe reinventare completamente il modo di usare la penna. Un ottimo esempio di questo lo sta facendo con il programma InkSeine, che dovrà sostituire Journal. La maggior parte dei comandi viene effettuata con un click e uno spostamento, togliendo del tutto il click destro. Credo sia giunto il monento di ampliare questo concetto a tutto il sistema operativo. Una soluzione sarebbe di considerare l'input da touchscreen come una cosa separata dal mouse, in modo che il mouse possa continuare a comportarsi da mouse e la pennina possa effettuare i propri movimenti liberi. Bisognerebbe che un click di penna fosse capace di aprire un file senza cambiare la necessità del doppio click del mouse.
Differenziare gli input insomma.
Il messaggio è a mio parere interessante per due ragioni. La prima ragione è che mostra il mercato italiano in modo chiaro, un mercato nel quale il cliente viene lasciato a sè stesso, senza un sito internet di qualità e pagando per cose che non può utilizzare; con il mercato mostra anche i pensieri di un cliente su un prodotto tutt'altro che economico che potrebbe essere molto migliore senza cambiare nulla al prodotto ma semplicemente migliorando quello che gli sta attorno.
La seconda ragione per cui trovo questo messaggio interessante è che esso mostra i pensieri di una persona che usa uno schermo sensibile al tocco di tipo passivo resistivo, con tutte le sue conseguenze: mancanza del tasto destro, una interfaccia non ottimizzata perchè pensata per altre piattaforme, ecc.
Sono più o meno d'accordo con i pensieri di Mauro: bisogna rivoluzionare i metodi di input. Bisogna però dire due cose. La prima cosa è che se gli UMPC montassero digitizer attivi e passivi contemporaneamente, come la serie tx2*00 di HP o come il Dell Latitude XT od il Toshiba M700, non bisognerebbe modificare molto: il tasto destro sarebbe nella penna e sarebbe comunque possibile usare quelle funzionalità comode di Windows come la selezione delle icone senza aprirle. Ci sono due motivi per cui non mi sono preso un UMPC: la prima è il prezzo; la seconda la mancanza di un digitizer attivo. Sono consapevole che l'uso delle dita su questi dispositivi è essenziale, ma la possibilità di scrivere perfettamente e le funzionalità aggiunte sono per me essenziali.
La seconda cosa che devo dire è che molta ricerca già si sta facendo su nuove intefacce utente. La Microsoft è una delle principali innovatrici in questo campo, basti pensare a Surface e Windows 7; nel frattempo ha rilasciato un Origami Experience che è comunque un buon palliativo, anche se parziale. Diverse aziende hanno anche pensato a loro interfacce per prodotti particolari, come ha fatto HP per i TouchSmart. Se si leggono i commenti alle notizie che presentano questi prodotti, però, sembra che la maggior parte delle persone non sia interessata a usarli: sicuramente questo non è un eccezionale incentivo per le case produttrici che devono sviluppare nuove interfacce grafiche.
C'è bisogno di una nuova interfaccia e di nuove modalità di input. Ma bisognerebbe anche sfruttare al meglio le tecnologie esistenti e produrre dei prodotti completi, pubblicizzandoli al meglio.
E voi, lettori e possessori di Tablet PC e UMPC, cosa ne pensate?
Ciao, mi chiamo Mauro, ho 25 anni e sono un possessore dello stupendo quanto inutile Samsung Q1 Ultra. Dico inutile perchè mi piace fare un po' di polemica quando so benissimo che questo giocattolino come lo chiamano i miei professori all'università, mi ha veramente cambiato la vita.
Ci sarebbero da fare tante critiche alla Samsung, per come gestisce il suo sito internet, per dei problemi legali di programmi che non potevano installare sul Q1 Ultra, che noi abbiamo pagato ma che non possiamo utilizzare (parlo del navigatore satellitare), ma la critica più grossa va fatta alla Microsoft e a tutto il resto del mondo degli sviluppatori di sistemi operativi. Questi gioiellini, così come tutti i tablet, sono leoni in gabbia. Le loro potenzialità sono inespresse. E questo perchè si cerca di adattare loro ai vecchi sistemi operativi invece di disegnare qualcosa per loro. Conosco l'importanza della compatibilità con Windows, in un mercato di quasi monopolio, però l'interfaccia dei tablet deve essere diversa. Ancora di più quella degli UMPC. La più grande invenzione secondo me nel campo dell'informatica è stato il mouse, e il passare dall'immissione di testo ai comandi effettuati con semplici click. L'input con la penna deve portare lo stesso cambiamento che il mouse ha portato. Altrimenti sarebbe come inventare il mouse solo per cliccare sulla casella di testo dove inserire comandi dos. La pennina non ha click destro, ha un solo click, e il click prolungato è solo una stupida invenzione per cercare di mantenere la situazione attuale. La Microsoft o chi per lei, dovrebbe reinventare completamente il modo di usare la penna. Un ottimo esempio di questo lo sta facendo con il programma InkSeine, che dovrà sostituire Journal. La maggior parte dei comandi viene effettuata con un click e uno spostamento, togliendo del tutto il click destro. Credo sia giunto il monento di ampliare questo concetto a tutto il sistema operativo. Una soluzione sarebbe di considerare l'input da touchscreen come una cosa separata dal mouse, in modo che il mouse possa continuare a comportarsi da mouse e la pennina possa effettuare i propri movimenti liberi. Bisognerebbe che un click di penna fosse capace di aprire un file senza cambiare la necessità del doppio click del mouse.
Differenziare gli input insomma.
Il messaggio è a mio parere interessante per due ragioni. La prima ragione è che mostra il mercato italiano in modo chiaro, un mercato nel quale il cliente viene lasciato a sè stesso, senza un sito internet di qualità e pagando per cose che non può utilizzare; con il mercato mostra anche i pensieri di un cliente su un prodotto tutt'altro che economico che potrebbe essere molto migliore senza cambiare nulla al prodotto ma semplicemente migliorando quello che gli sta attorno.
La seconda ragione per cui trovo questo messaggio interessante è che esso mostra i pensieri di una persona che usa uno schermo sensibile al tocco di tipo passivo resistivo, con tutte le sue conseguenze: mancanza del tasto destro, una interfaccia non ottimizzata perchè pensata per altre piattaforme, ecc.
Sono più o meno d'accordo con i pensieri di Mauro: bisogna rivoluzionare i metodi di input. Bisogna però dire due cose. La prima cosa è che se gli UMPC montassero digitizer attivi e passivi contemporaneamente, come la serie tx2*00 di HP o come il Dell Latitude XT od il Toshiba M700, non bisognerebbe modificare molto: il tasto destro sarebbe nella penna e sarebbe comunque possibile usare quelle funzionalità comode di Windows come la selezione delle icone senza aprirle. Ci sono due motivi per cui non mi sono preso un UMPC: la prima è il prezzo; la seconda la mancanza di un digitizer attivo. Sono consapevole che l'uso delle dita su questi dispositivi è essenziale, ma la possibilità di scrivere perfettamente e le funzionalità aggiunte sono per me essenziali.
La seconda cosa che devo dire è che molta ricerca già si sta facendo su nuove intefacce utente. La Microsoft è una delle principali innovatrici in questo campo, basti pensare a Surface e Windows 7; nel frattempo ha rilasciato un Origami Experience che è comunque un buon palliativo, anche se parziale. Diverse aziende hanno anche pensato a loro interfacce per prodotti particolari, come ha fatto HP per i TouchSmart. Se si leggono i commenti alle notizie che presentano questi prodotti, però, sembra che la maggior parte delle persone non sia interessata a usarli: sicuramente questo non è un eccezionale incentivo per le case produttrici che devono sviluppare nuove interfacce grafiche.
C'è bisogno di una nuova interfaccia e di nuove modalità di input. Ma bisognerebbe anche sfruttare al meglio le tecnologie esistenti e produrre dei prodotti completi, pubblicizzandoli al meglio.
E voi, lettori e possessori di Tablet PC e UMPC, cosa ne pensate?
inanzitutto non è stata l'invenzione del mouse a cambiare le cose, ma passare da un comando a riga di testo ad un GUI, (graphical user interface) e questo ha portato almeno un pc in ogni casa data la semplicità di utilizzo. in questo modo è staata più semplice anche la navigazione in rete.
RispondiEliminase fosse per me eliminerei totalmente la penna, userei le dita con uno schermo e un S.O. (windows 7) che supporti il multitouch, e lascerei che il S.O. riconosca i comandi vocali e traduca le mie parole in testo!!!
questo mi pare sia possibile, e molto più economico che sviluppare nuove tecnologie per l'uso della penna!!!
ciao!! -space-
La dettatura è una cosa molto interessante; ho provato Dragon Naturally Speaking ed è semplicemente meraviglioso.
RispondiEliminaPerò la penna serve... per fare esercizi di statistica, prendere appunti di matematica o anche solo prendere appunti in situazioni in cui non puoi parlare, come in aula o durante una riunione. O anche solo sottolineare i libri o fare uno schizzo o una tempera con ArtRage...
Quando interagiamo con gli oggetti reali non usiamo il mouse e non ci clicchiamo. Li tocchiamo, magari con due mani o meglio con piu' dita contemporaneamente. Questo dovrebbe essere, secondo me, il modo per interagire con gli oggetti. Magari su una "tablet multi touch" da usare al posto della tastiera o accanto ad essa, in attesa di poter godere di un desktop 3D ed interagire con esso tramite movimenti delle mani nello spazio. Forse pero' sono off-topic, voi parlavate di HMI su dispositivi portatili, vero?
RispondiEliminaUn desktop 3D non penso sia molto comodo; il vantaggio di un desktop attuale a gestione mouse è che non bisogna muoversi, basta spostare il polso di nel raggio di cinque centimetri e hai tutto a portata di mano.
RispondiEliminaPenso che le prossime grandi novità sull'imput saranno tablet doppio schermo come il prototipo XO-2 o tavoli-computer come Surface, con multitocco e tastiere virtuali; andare più oltre non credo si possa in brevi termini perchè bisognerebbe rivoluzionare completamente le abitudini umane.