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martedì 14 aprile 2009

L'importanza delle piccole cose, come uno schermo da esterni a Pasquetta

E' in giornate come quella di ieri o come oggi che mi manca maledettamente lo schermo da esterni. Ieri ho dovuto passare diciotto ore filate davanti allo schermo del tablet ad inserire e analizzare dati per la tesi, in camera, mentre fuori il sole brillava in modo meraviglioso.


Anche oggi la faccenda si ripete uguale. Con uno schermo da esterni mi spiattellerei in giardino al sole e il lavoro, cullato dal sole e dalle grida dei merlotti che rincorrono le merlotte, sarebbe tutta un'altra cosa.
L'autonomia è importante ed i soldi anche, ma per il prossimo tablet sicuramente aggiungerò spesa per ridurre l'autonomia e andrò a fare analisi alle lucertole.

11 commenti:

  1. No, per ridurla... lo schermo da esterni costa di più e consuma di più, quindi spenderò per ridurre l'autonomia...

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  2. già, ma ridurre l'autonomia per godersi il sole... direi che vale proprio la pena ;-)

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  3. Una piccola informazione. Ho vista business in inglese, ho trovato questo programma http://www.froggie.sk/index.html per cambiare la lingua in italiano. Qualcuno l'ha provato?

    Controindicazioni?

    Ciao

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  4. faccio paio di considerazioni in base alla mia esperienza diretta:

    lavoro con un lenovo x61 da circa un anno. L'ho scelto proprio per lavorare all'esterno, con risoluzione xga per guadagnare qualcosa sulla luminosità rispetto allo schermo sxga, che monta una griglia di pixel più fitta.

    Se togliamo le definizioni altisonanti usate della casa madre per magnificarne la luminosità, quello che ho sulla carta è uno schermo da 190 cd/mq.
    Il suo successore, l'x200 con tecnologia a led vanta una luminosità di 285 cd/mq e, da quello che so, i modelli più potenti Panasonic e Fujitsu-Siemens possono arrivare a circa 450-500 cd/mq, che ad ogni modo sono insufficienti per contrastare la luminosità esterna in pieno giorno: ci vogliono almeno 1.000 cd/mq.

    Questa mattina ero al giardino botanico con il tablet: in pieno sole si vede lo schermo in modo molto sbiadito - riesco a leggere il testo delle e-mail con fatica.
    In penombra sotto la chioma di un'albero o dentro ad un gazebo si lavora meglio, ma comunque in modo insufficiente per fare grafica a livello professionale: infatti, benché la resa cromatica (gamut) del lenovo sia molto buona (per essere un portatile), in penombra non si distinguono le deboli variazioni di luminosità e colore. Però si lavora bene col testo e la grafica vettoriale.

    In definitiva siamo ancora lontani dal poter disegnare dal vivo in piena luce come si fa con un tradizionale quaderno schizzi o album per acquerelli.

    Ho avuto modo di poter provare anche un Hp tx2-1050el all'aperto. Non credo che questo modello sia stato concepito per tale utilizzo, quindi non brilla per luminosità, ma sono rimasto veramente deluso dalla superficie dello schermo che è piuttosto riflettente, molto più di quella dell'X61 - e questa è una caratteristica di primo ordine da considerare se si vuole lavorare all'aperto.

    Tempo fa ho visto la pubblicità di un accrocchio da spiaggia: in pratica una minuscola tenda ad igloo al cui interno si può alloggiare un portatile per lavorare all'aperto.
    Sarei curioso di sapere se qualcuno l'ha provato.

    Amenità a parte, credo che tablet ed abbronzatura non siano ancora del tutto compatibili :P

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  5. Io posseggo un tx2506el e penso che come schermo siamo agli stessi livelli del tx2-1050el, quando ho il sole sullo schermo semplicemente inutilizzabile infatti a lezione cerco sempre posti al ombra o comunque riparato dal sole

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  6. Col Latitude XT, lo schermo da esterni è discreto... in interni con luce diretta sul monitor riesce benissimo a contrastare la luminosità e si vede perfettamente! Totalmente all'esterno però fa discretamente fatica, cioè è leggibile però non pienamente godibile.
    Comunque uno schermo da 1000cd ci constringerebbe a usare una batteria da 74 celle...!

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  7. Si decisamente il problema dei notebook è sempre l'autonomia , perchè alla fine la potenza a meno di particolaRI utilizzo non ne viene richiesta

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  8. Anche se non centra con il post, oggi ho fatto conoscere a un bel pò di persone cos'è un tablet: sono andato a ritirare questo pomeriggio il tx2 dal mio negoziante di fiducia che da stamattina (mentre io ero all'università in trepidante attesa) mi ha configurato il tablet come desideravo.
    Oggi quando sono andato a ritirarlo mi ha confessato che molti gli hanno chiesto che computer fosse, apprezzando al primo impatto l'aspetto estetico. Questo pomeriggio ho poi spiegato ad altri presenti le funzionalità del tablet, dando un esempio di prova di scrittura con la penna. Tutti hanno apprezzato sia la capacità di riconoscere anche le "zape di gallina" che le altre caratteristiche hardware e la ricca dotazione di accessori.
    Ma ovviamente, quando hanno chiesto il prezzo, quel qualcuno che forse stava lì per ordinarlo ha storto il naso! Probabilmente si aspettava che il prezzo fosse di poco maggiore di un netbook. Resta quindi da costatare che i prezzi restano ancora inaccessibili al grande pubblico, soprattutto in questo periodo di crisi.

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  9. ho ritrovato l'accrocchio-tenda da esterni, per chi non ha lo schermo dedicato, ma vuole comunque godersi il sole; non me lo ricordavo così somigliante ad una vera tenda ad igloo :)

    ecco il link

    http://www.taodomichi.org/217/porti-in-viaggio-il-tuo-notebook-compragli-una-tenda/

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  10. @Stefano
    Pensa che i miei colleghi quando ho detto di aver pagato il tablet 800 euro, hanno giudicato il prezzo altissimo... e ciò che mi stupisce e che questa persone comprano mac, iphone, ecc.

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