Innanzitutto devo ammettere la gioia enorme che ho provato nel vedere un Tablet PC in esposizione in un negozio, è stata la prima volta. Mi viene in mente una discussione che ho avuto ormai un anno fa in un negozio a Varese, con un commerciante, sul perché non esponessero i tablet. La mia opinione era che l'esposizione avrebbe favorito notevolmente la conoscenza del prodotto, quella del negoziante era che tanto nessuno li acquistava, perché costavano troppo e che alla fine sono un po’ inutili. Questo suo discorso non mi aveva convinto principalmente per due motivi: il primo è che in giro è pieno di gente con gli iBook o i Vaio, anche tra gli studenti, quindi il prezzo non influisce più di tanto, un sacco di gente che spende c’è. Il secondo è che, a due metri dal punto della discussione, c’era esposto un portatile (o meglio sarebbe dire semitrasportabile) Acer con lo schermo da 20 pollici, del peso di otto chili e dal prezzo di oltre 2000 euro.
Il sistema operativo è Windows Vista Home Premium, che fornisce, oltre alle necessarie funzionalità tablet, anche il Media Center. Il processore è un AMD Turion 64 X2 da 1.6, 1.8 o 2 GHz, a seconda del modello, che fornisce una buona potenza per sfruttare tutte le funzionalità di Vista Home Premium; la memoria è uno o due GB DDR2, sempre a seconda del modello, in ogni caso il massimo installabile è di due GB.
Le dimensioni sono, in centimetri, 22,4 x 30,6 x 3,87; il peso è di 1,9 kg, che si può abbassare leggermente togliendo il masterizzatore, che permette di sfruttare la tecnologia Lightscribe. In mano si tiene abbastanza bene, forse è un po’ pesante per un uso prolungato di lettura o scrittura a mano in piedi; anche l’altezza si sente quando lo si usa come blocco note, ma questo è comune a praticamente tutti i convertibili.
Una cosa che ha colpito molto favorevolmente la mia attenzione è stata la presenza nella confezione di due batterie, una standard da quattro celle ed una ad alta capacità da sei. La presenza di due batterie è però quasi necessaria, dato che con la batteria da quattro celle non si raggiungono le due ore di autonomia e che con quella da sei si sfiorano o si superano leggermente le tre.
Altra cosa bellina è che quando si chiude lo schermo sulla tastiera, sia che lo schermo sia verso l’esterno a lavagna o all’interno per il trasporto, i ganci di blocco escono automaticamente dalla base (penso con un sistema di calamite o simile) fissando lo schermo in posizione, mentre quando si lavora a schermo aperto i ganci restano incassati nella base senza dare fastidio.
Sono poi compresi il lettore di impronte digitali e una webcam da 1.3 megapixel; l'ormai immancabile Bluetooth; un lettore di supporti digitali 5 in uno; una uscita audio SPDIF oltre a quella normale, con alla base una scheda audio integrata compatibile 3D Sound Blaster Pro a 16 bit; due altoparlanti di ottima qualità, un mini telecomando che esce dall'alloggiamento sul lato ed in alcuni modelli un TV Tuner per il Digitale Terrestre.
Il prezzo che ho visto in giro varia tra i 1200 e i 1400 euro, a seconda dei negozi e delle configurazioni, negli Stati Uniti il modello base lo si trova a 1200 dollari, 820 euro.
In breve, il tx1000 è un bell’oggettino, estremamente curato sotto l’aspetto del design e dei materiali; personalmente come studente non lo comprerei per via dell’autonomia, ma a vedere la pubblicità della HP non è un tablet da studenti o comunque per persone che vivono di appunti, ma una piattaforma multimediale per l’intrattenimento o per le presentazioni. Se lo si usa per questi scopi, sicuramente il prodotto è ottimo.
Per le schede tecniche approfondite rimando al sito HP:
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