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giovedì 13 novembre 2014

Test sui digitalizzatori: analisi del Synaptics ClearPad 7500

Esattamente un anno fa, Dell per prima ha scelto Synaptics per fornire il digitalizzatore attivo ai suoi Tablet PC Venue 8 Pro e Venue 11 Pro, con scarsa soddisfazione da parte degli utenti. Dopo un anno, cosa è cambiato e in che modo il digitalizzatore Synaptics ClearPad 7500 risulta valido?

Scelto da Dell ormai un anno fa per i suoi Venue 8 Pro, Venue 11 Pro ed XPS 11 (in seguito è stato inserito anche sul Dell Inspiron 13 7000 2-in-1 e sul Dell Latitude 13 7000 2-in-1) - ma ora inserito anche su macchine Acer (è infatti presente su alcune configurazioni avanzate degli Aspire Switch 10 SW5-012, Switch 11 e Switch 12) ed HP (alcune configurazioni del Pavilion 10 x2 tra cui sicuramente quella italiana) il digitalizzatore Synaptics ClearPad 7500 è una delle soluzioni più recenti per quanto riguarda i pannelli digitalizzatori - ma anche una delle più controverse.



Dotato in passato di alcuni, assolutamente non indifferenti, problemi, il digitalizzatore Synaptics non è riuscito ad acquistare una particolare fama positiva - ad un anno dal lancio le cose però sembrano cambiate notevolmente e anche se la qualità complessiva resta ancora molto lontana da quella offerta dalle soluzioni Wacom, questo pannello potrà soddisfare molti degli utenti che si avvicinano ai Tablet PC a partire da soluzioni capacitive o resistive.

INTRODUZIONE E PROBLEMATICHE BASE

Da un punto di vista funzionale il digitalizzatore Synaptics risulta simile a quelli N-Trig od Atmel: un unico pannello digitalizzatore è presente sul Tablet PC, posizionato al di sopra dello schermo LCD, e risulta capace sia di riconoscere con tecnologia capacitiva la presenza di dita appoggiate sullo schermo (fino a un massimo di dieci tocchi contemporanei) sia di ricevere informazioni sulla posizione di una particolare penna alimentata a batteria AAAA. La penna invia un segnale radio al pannello digitalizzatore, modificando la frequenza del segnale in base ad alcuni avvenimenti (la punta tocca lo schermo; la punta viene premuta contro lo schermo con una particolare pressione; un pulsante laterale viene premuto; …) il che consente al Tablet PC di riconoscere la posizione della punta stessa e la pressione esercitata sullo schermo - fino a 256 livelli teorici - ma anche di abilitare funzioni collegate ai pulsanti della penna ("tasto destro", gomma, ...).

Come normale per i digitalizzatori attivi, proprio perché la penna invia un segnale radio, la punta viene riconosciuta ancor prima di toccare lo schermo abilitando l'esclusione del polso (il pannello capacitivo viene disattivato in modo automatico da Windows 8 se la penna viene riconosciuta come presente; in questo modo è possibile scrivere appoggiando la mano sullo schermo in modo naturale) ma attivando anche la cosiddetta funzionalità di hoovering, ovvero la possibilità di spostare il cursore sullo schermo senza cliccare - funzione fondamentale per navigare in un mondo ancora molto poco ottimizzato per gli schermi tattili.
Già con queste funzionalità base il digitalizzatore Synaptics inizia a mostrarsi inferiore ad altre soluzioni meno recenti: da un lato la punta viene riconosciuta solo ad una distanza estremamente ridotta, di appena 5 millimetri, il che causa spesso un fallimento nell'esclusione del polso - basta alzare di poco la punta della penna per riattivare il touchscreen - e questo avviene in particolare sui Tablet PC come il Dell Venue 11 Pro che, avendo schermo in 16:9, spingono l'utente ad appoggiare sullo schermo vaste porzioni dell'avambraccio durante la scrittura in orientamento verticale.
Dall'altro lato le funzionalità di hoovering sono complicate da un problema driver che vede il cursore della penna invisibile a meno che, nelle opzioni di Windows 8, non sia attivata la funzione "Usa il tastierino numerico per spostare il mouse sullo schermo", funzione che però disattiva il tastierino (in quanto il tastierino numerico diventa strumento di puntamento). Su un Tablet PC quale l'HP Pavilion 10 x2, o altri modelli privi di stazione di ancoraggio, questa problematica non crea troppi disagi, in quanto il tastierino numerico non viene di fatto mai usato - ma in modelli come il Dell Venue 11 Pro, che sono pensati per la stazione di ancoraggio e quindi per essere usati anche con tastiere esterne grosse e complete, questo significa che, per avere il cursore della penna visibile (cosa necessaria in quanto essendo la posizione del cursore ricavata da un segnale radio e non da un contatto punta-su-schermo questo non si trova necessariamente sotto la punta della penna stessa), è necessario rinunciare al tastierino numerico della tastiera esterna usata con il Tablet PC ancorato. Ulteriore problematica, la funzione "Usa il tastierino numerico per spostare il mouse sullo schermo" è tra quelle che si sincronizzano mediante l'Account Microsoft e l'utente che possiede un dispositivo Synaptics come può essere il Dell Venue 8 Pro, attivando la funzione, la ritroverà attivata anche sugli altri suoi PC sincronizzati mediante Account Microsoft (con il risultato di ritrovarsi il tastierino numerico disattivato sul PC fisso solo l'ha dovuto disattivare sul Venue 8 Pro che il tastierino nemmeno lo ha).

IMPOSTAZIONI PER TESTARE LA TECNOLOGIA

Per capire e mostrare la qualità dell'inchiostro digitale offerta dal digitalizzatore, abbiamo provato a scrivere le prime tre terzine dell'Inferno di Dante, utilizzando la Dell Active Stylus REV A02 in OneNote 2013. La pagina di OneNote 2013 è adattata in modo da avere i quadretti di 3,3 millimetri di lato (quindi un centimetro è lungo tre quadretti); le penne virtuali utilizzate sono due - la prima ha punta da 0,25 millimetri senza sensibilità alla pressione; la seconda è la penna standard di OneNote 2013, con punta da 0,35 mm sensibile alla pressione. I testi qui mostrati sono stati effettuati scrivendo sul Dell Venue 11 Pro 5000 e sulla versione italiana del nuovo HP Pavilion 10 x2; i testi sono poi stati colorati in modo da mostrare in blu scuro le note scritte con il Dell Venue 11 Pro e in nero le note scritte con l'HP Pavilion 10 x2. Le tre terzine sono state scritte velocemente, in una modalità che ricorda uno studente impegnato a prendere appunti durante una lezione, e con una certa cura, in una modalità che potrebbe ricordare la "copia in bella" di un testo, in modo da provare ad evidenziare anche eventuali differenze o problematiche dovute alla velocità di scrittura.
Va sicuramente detto che l'esperienza di scrittura sulle due macchine è profondamente diversa in quanto i pannelli protettivi presenti sul Dell Venue 11 Pro e sull'HP Pavilion 10 x2 sono profondamente diversi. Nella macchina Dell è presente un pannello Gorilla Glass, che fa scorrere la penna - ma anche le dita - in modo liscio e quasi "setoso", mentre la macchina di Hewlett-Packard crea un modesto attrito che rende la scrittura in qualche modo più realistica e simile a una penna su carta. Non si può dire che una o l'altra sensazione di scrittura siano migliori, in quanto alla fine è tutta questione di preferenze dell'utente.

ESEMPI DI UTILIZZO: SENZA PRESSIONE

Dopo questa lunghissima premessa, andiamo ad analizzare l'inchiostro. Osservando i risultati ottenuti con la penna virtuale da 0,25 mm non sensibile alla pressione, possiamo notare che, in generale, la qualità finale è decisamente buona anche se restano presenti dei piccoli artefatti, con l'inchiostro che occasionalmente sembra proseguire leggermente anche se la punta è alzata; allo stesso tempo si può anche osservare un generale aspetto "tremolante" dell'inchiostro. L'immagine qui sotto mostra le tre terzine, scritte velocemente sui due dispositivi.



I risultati non sembrano cambiare in modo particolare se si scrive con calma (vedi immagine qui sotto) e la qualità dell'inchiostro non sembra mostrare particolari differenze tra diversi dispositivi, ma si ha la sensazione che il risultato finale sia leggermente migliore sul Dell Venue 11 Pro - l'impressione personale è che l'attrito ridotto del Gorilla Glass influenzi leggermente il risultato.



Effettuando uno zoom è possibile osservare nel dettaglio i problemi dell'inchiostro:



Evidenziati sono i piccoli, ma numerosi, artefatti dove il tratto continua anche se la punta è alzata: nulla di veramente importante, ma comunque presente.

Per capire esattamente quali sono i problemi, è sicuramente utile comparare il tutto con il digitalizzatore Wacom Feel presente su molti Tablet PC, in particolare professionali; il testo qui sotto ad esempio è stato scritto su un Fujitsu Stylistic Q704.



Fin dal primo impatto, il testo Wacom appare meglio definito, non traballante e quasi privo di artefatti: una qualità completamente diversa e decisamente superiore.

ESEMPI DI UTILIZZO: CON PRESSIONE

Nel momento in cui si usa la penna virtuale da 0,35 mm con sensibilità alla pressione, si notano risultati profondamente diversi e nuove problematiche. L'immagine qui sotto mostra le tre terzine scritte velocemente:



È immediatamente osservabile una enorme variabilità nel tratto, con linee che si ingrossano e assottigliano in modo improvviso. La differenza è estremamente visibile nel momento in cui si confronta il tratto scritto con il Dell Venue 11 Pro 5000 e l'HP Pavilion 10 x2 con quello scritto mediante il Fujitsu Stylistic Q704 dotato di digitalizzatore Wacom Feel, visibile qui sotto.



Nel tratto Wacom la larghezza del tratto resta uniforme riducendosi, come è naturale che sia, solo alle estremità delle lettere quando la penna si alza per passare alla lettera successiva. Anche nel momento in cui si scrive con una certa calma (vedi immagine qui sotto), le differenze nel tratto Synaptics sono invece estremamente evidenti; in generale risulta essere molto complesso controllare la pressione e mantenere il tratto regolare, in OneNote o nei programmi grafici.



Anche dopo test prolungati non si riesce a comprendere in modo chiaro se queste problematiche di pressione siano dovute ad una iper-sensibilità della penna (e quindi a una problematica hardware risolvibile in modo abbastanza semplice), ad una necessità di drivers e firmware migliori (e quindi ad una problematica software) o ad un problema del pannello stesso - che quindi si può risolvere solo con un passaggio di generazione come avvenuto per N-Trig e più recentemente Atmel. Nell'immagine qui sotto è possibile vedere un confronto tra testo scritto sul Dell Venue 11 Pro e testo scritto sull'HP Pavilion 10 x2, zoomato in modo da mostrare nel dettaglio la variabilità del tratto:



CONCLUSIONI

Volendo concludere, si può senz'altro dire che nel corso degli ultimi dodici mesi il pannello Synaptics è molto migliorato ma resta comunque caratterizzato da diverse problematiche che possono risultare più o meno significative e compromettenti a seconda delle necessità dell'utente.

Sicuramente inadatto all'uso artistico a causa delle problematiche legate alla pressione, il digitalizzatore Synaptics montato su molti dei Tablet PC recenti riesce tuttavia ad essere abbastanza buono da fornire supporto a funzionalità avanzate come la firma grafometrica secondo la normativa attuale e, per gli utenti interessati semplicemente al prendere appunti, sottolineare ed evidenziare il digitalizzatore Synaptics risulta essere molto più che adeguato.

Le persone più pignole o quelle che arrivano da tecnologie superiori come quella Wacom difficilmente però potranno essere soddisfatti da questa tecnologia che, con ogni probabilità, migliorerà in modo netto solo con un passaggio generazionale nei prossimi anni.

Articolo di Tablet PC Italia - Non vantarti del lavoro altrui, cita sempre la fonte della notizia.

9 commenti:

  1. farai anche un recensione generale del X2? o comunque puoi dare tu qualche impressione veloce?

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    1. Sì, pubblicherò la recensione completa, probabilmente settimana prossima se riesco.

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  2. Finalmente l'articolo che tutti aspettavamo!
    Grazie Custode!
    Nell'articolo parli anche di atmel: lo hai provato? Quali computer lo montano?

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    1. Atmel di seconda generazione è presente sugli HP EliteBook Revolve G2, HP ElitePad 1000 G2 ed HP Pro Tablet 610. Al momento sto testando l'ElitePad e sto scrivendo un articolo simile a questo per valutare la tecnologia Atmel.

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  3. Complimenti per l'ottima analisi, Custode!
    Vorrei porre una domanda, alla quale devo premettere quanto segue: 4 anni fa circa, trovando eccellente il sistema di inchiostro digitale offerto da OneNote, decisi la migrazione su elettronico anche per il sistema casalingo, dotando il pc desktop di una tavoletta wacom intuos 4 (poi cambiata con una 5) di grandi dimensioni. Ebbene, per un bel po' di tempo, mi pare fino a tutto il 2011, nonostante l'indiscussa qualità del pannello della tavoletta Intuos (sostanzialmente una versione potenziata della tecnologia presente sui digitalizzatori su tablet pc), l'inchiostro digitale in OneNote presentava gli stessi problemi da te riscontrati nella prova.
    Prima che la questione fosse risolta da Wacom con un decisivo miglioramento dei driver, tuttavia, il pannello funzionava perfettamente nell'applicativo Windows Journal: potresti fare una veloce prova per verificare se anche in questo caso si tratta di qualcosa del genere?
    Saluti

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    1. Grazie del consiglio! Faccio subito un po' di test e poi aggiorno l'articolo anche con esempi da Journal.

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  4. Grazie Custode,
    proprio quello che stavo aspettando.
    una domanda:
    col pannello synaptic, ci sono problemi nel riconoscimento della scrittura a mano? vorrei usare tale tecnologia come metodo di input per word ed excel, e non vorrei ritrovarmi con qualcosa di inusabile....
    Grazie!

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  5. Sarei curioso di vedere come vanno questi pannelli con una penna diversa ad esempio questa: http://www.amazon.de/Acer-Aspire-Active-NP-STY1A-002-Stylus/dp/B00NNHY6PC/ref=sr_1_1?s=computers&ie=UTF8&qid=1416160067&sr=1-1&keywords=acer+active+pen

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  6. hai avuto per caso modo di provare se ci sono eventuali differenze fra le 2 versioni della penna dell?

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